Jesi-Fabriano

Fiere di San Settimio: più che caccia all’affare, la ricerca della normalità – VIDEO

Meno affluenza e meno bancarelle, ma la soddisfazione di commercianti e persone per una manifestazione così cara non solo agli jesini

La fiera di san Settimio a Jesi

Non è autunno senza le Fiere di San Settimio, una tradizione che a Jesi si rinnova dal lontano 1304. E’ uno degli eventi più attesi delle Marche, con la sua carica di colori, profumi, sapori e allegria. Dopo lo stop necessariamente imposto dall’emergenza pandemica dello scorso anno, ora le Fiere sono tornate a colorare il centro della città.

L’Amministrazione comunale non ha voluto rinunciare a questo evento. Per tre giorni Jesi diventa un appuntamento irrinunciabile per decine di migliaia di visitatori che contribuiscono, con la loro presenza, a creare l’atmosfera tipica di una suggestiva e spettacolare festa popolare. Ma attenzione: si entra alla fiera solo con il green pass, sono obbligatori mascherine e distanziamenti sociali. Prescrizioni monitorate con attenti controlli da parte delle forze dell’ordine e dall’associazione nazionale Carabinieri in congedo.

I controlli dei Carabinieri di Jesi alla Fiera di San Settimio


«Una grandissima soddisfazione aver conquistato il Premio Bancarella della Fiva Confcommercio nella fiera post-Covid – sottolinea Davide Bussolotti, co-titolare di Igea Stock – anche perché dietro c’è tantissimo lavoro anche da parte dei miei soci, molto di questo lo devo anche a loro. Come affluenza ce n’è meno, ma l’importante era ripartire…da qui in avanti ci sarà solo da essere positivi». La stessa voglia di normalità la avverte anche la titolare dello stand di dolciumi in via Rosselli, che viene da Spello. «Quest’anno ci ha aiutati anche il bel tempo, di solito queste fiere erano sempre segnate dalla pioggia, invece quest’anno bel sole e caldo – sottolinea Stefania Faldini – c’è stata gente, gli affari sono andati bene. E’ stata una bellissima fiera, per il tempo e la gente che circola con le mascherine. Ho notato persone tranquille, serene. E’ un bel segnale di ripresa, speriamo in un futuro prospero e sereno».

Quest’anno ci sono necessariamente meno bancarelle (400 a fronte delle circa 600 degli anni scorsi) anche in considerazione della riduzione degli spazi per via dei cantieri in centro. Jesi ospita la carica degli ambulanti ed espositori provenienti da tutta Italia con merci di ogni genere e prodotti tipici di qualità. Occupate dagli stand le piazze e le vie del centro storico e l’ampia area a ridosso delle antiche mura medievali. E’ proprio un’aria di festa. «Anche se con meno bancarelle e più controlli sono felice che l’Amministrazione comunale abbia deciso di far fare la fiera di San Settimio – dice un ragazzo – si respira una bella atmosfera. Si forse qualcuno sarà stato inibito dal venire a causa del green pass perché magari non ne è munito o per la paura che ancora c’è del Covid, ma per il resto ho notato tanta voglia di fare una passeggiata e di tornare alla normalità. Insomma, una bella ripresa». «Ci voleva un po’ di normalità – dice una ragazza a spasso col suo cagnolino – vengo sempre alle fiere e debbo dire che anche quest’anno, dopo quasi due anni di stop, ho trovato una bella atmosfera, tanta gente e bancarelle miste, curiose, carine. Dai, venite alla fiera!». «Ci stiamo facendo una passeggiata e finalmente sembra la normalità – dice un’altra giovanissima – a Porta Valle abbiamo visto un sacco di bancarelle carine». «E’ un bel segnale di riapertura – aggiunge il ragazzo – la gente ha voglia di uscire e di fare cose normali come una passeggiata alla fiera, è un’atmosfera molto solare e piacevole».