Jesi-Fabriano

Fileni e il bilancio di sostenibilità 2019: «Siamo un brand attivista»

Sempre più green la strategia del gruppo agroalimentare marchigiano, leader di mercato in Italia per carni biologiche. I dati economico-finanziari certificano l'eccellente stato di salute

Stabilimento Fileni

JESI – «Un brand attivista che si impegna per il benessere dei consumatori, dei dipendenti e dell’ambiente». Così il Gruppo marchigiano Fileni, leader in Italia nelle carni bianche biologiche e terzo player nazionale nel settore delle carni avicole, si è presentato oggi alla stampa illustrando i dati del Bilancio di sostenibilità 2019.
Lo ha fatto da remoto, con i volti e le parole del vicepresidente Massimo Fileni e del responsabile commerciale Simone Santini, in diretta dall’allevamento di Jesi in località Barchetta, modello di una filiera bio sempre più al centro della strategia aziendale: arati con tecniche di rigenerazione del suolo, i campi sono alla base dei mangimi con cui vengono nutriti gli animali, e dopo la lavorazione negli stabilimenti del Gruppo, a Cingoli e Castelplanio, arrivano sulla tavola di consumatori.

Quanto ai clienti, sono sempre più attenti alla qualità del prodotto, e «fanno acquisti consapevoli nei nostri principali canali di distribuzione, GDO e piccoli macellai e negozi di quartiere», con il commercio al dettaglio cresciuto in tempi di Covid. Sempre più green il packaging, con l’azienda che ha annunciato il passaggio – da qui ai prossimi mesi – di quasi tutti i contenitori a cartone o Mater-Bi bioplastiche completamente biodegradabili e compostabili.

Massimo Fileni, vicepresidente Fileni Alimentari spa

Il Bilancio di sostenibilità è un documento che «di anno in anno diventa sempre più centrale nel raccontare e documentare il valore che Fileni
genera sul mercato e nei territori in cui opera». Per il 2019, i dati economico-finanziari fotografano un gruppo – è stato detto – «in eccellente stato di salute, con prodotti 100% italiani: 1834 sono i dipendenti, fatturato di filiera a 452 milioni di euro (+6% vs. 2018), 7 stabilimenti produttivi, 918.439 m2 di superficie per l’allevamento, di cui il 30% per agricoltura biologica, 90 mln di investimenti programmati nei prossimi anni». Grazie anche al passaggio alle fonti energetiche rinnovabili è stata evitata l’emissione in atmosfera di 16.792 tonnellate di CO2. Il 97,2% dei rifiuti è destinato al riciclo.

Alla base dell’eccellenza Fileni, hanno spiegato il vice presidente e il responsabile commerciale, «c’è una peculiare combinazione di innovazione e tradizione: un connubio che da una parte consente all’azienda di ampliare l’offerta in linea con le esigenze e le preferenze dei consumatori, ma che dall’altra presuppone scelte di fondo nette e rigorose come il no tassativo a carni separate meccanicamente, OGM, conservanti, olio di palma e l’indirizzo verso prodotti a basso contenuto di grassi. La tradizione, attualizzata, è chiaramente leggibile nell’importanza assegnata al benessere animale. I polli sono allevati a terra, alimentati con solo mangime di origine vegetale e ospitati in strutture modello per aerazione e illuminazione, dotate di strumentazioni che consentono un costante monitoraggio dei parametri di benessere degli animali».

Sul fronte del personale, si legge nel Bilancio, la presenza femminile tra i
dipendenti sfiora il 40%
sia nella manodopera sia nelle mansioni impiegatizie. La valorizzazione dei talenti è considerata strategica per la crescita dell’azienda: nel 2019 sono state erogate oltre 7.600 ore di formazione professionale, di cui il 59% rivolte agli operai. Inoltre, per supportare e favorire il benessere delle persone sono state attivate nel corso degli anni varie iniziative di welfare aziendale: dalle convenzioni per prestazioni sanitarie, CAAF e patronati ai servizi di lavanderia e alle borse di studio per i figli dei dipendenti».

In chiusura, la famiglia Fileni – Giovanni, Roberta e Massimo – ha voluto indirizzare un forte ringraziamento ai dipendenti e a tutti i collaboratori dell’indotto: «Stiamo vivendo un momento che ci chiama ad affrontare sfide e incertezze inimmaginabili solo un anno fa. Siamo profondamente grati per l’encomiabile senso di responsabilità dimostrato dalla nostra gente, un gruppo coeso e affiatato che in questi mesi complicati e drammatici per il Paese non si è mai tirato indietro. Lo diciamo con grande orgoglio e infinita gratitudine: il team Fileni, a tutti i livelli, ha attraversato il periodo della pandemia con un senso di responsabilità davvero encomiabile permettendo all’azienda di continuare a crescere e garantendo alla comunità un servizio fondamentale. Oggi più che mai, siamo convinti che aziende come la nostra, debbano essere player centrali nel promuovere comportamenti, principi e iniziative di responsabilità sociale, non solo nei confronti dei dipendenti e delle famiglie, ma anche del territorio in cui si opera».

Galline
Foto da Pixabay