JESI – Filippo D’Alessio, 22 anni, giocatore della Jesina Calcio, ha ancora negli occhi quello che è successo nei giardini dell’«anti», come i giovani chiamano l’antistadio, la parte di parco pubblico di viale Cavallotti attraverso la quale si accede allo stadio “Carotti”. Una manciata di ore fa, mercoledì pomeriggio 25 ottobre, due ragazzine di 13 anni se le sono date di santa ragione, con pugni e calci, davanti a un folto pubblico di coetanei (leggi l’articolo) che le incitavano e giravano anche il video della scena. Fino a quando non è intervenuta la Polizia. «Avevamo appena finito l’allenamento e stavamo mangiando una pizza – ricorda Filippo – quando abbiamo sentito urlare, come quando si radunano molte persone per incitare qualcuno. Siamo così usciti fuori e abbiamo visto una sessantina di ragazzi e ragazze, di 14-15 anni, in circolo che stavano incitando due ragazze a litigare tra loro». Nel particolare il giovane calciatore leoncello rammenta che «si sentivano distintamente grida come “ammazzala” “dagliele”. Inizialmente le due parlavano soltanto ma visto il clima mi aspettavo che non sarebbe finita lì e ho atteso».
«E, infatti, quando una delle due è andata addosso all’altra prendendola a calci sono intervenuto per andare a dividerle e porre termine a quella scena che era proprio una cosa inguardabile». Filippo D’Alessio non ci ha pensato un attimo ad intervenire quando ha visto che la situazione stava degenerando.
«Mi dispiace dell’accaduto – sottolinea – erano tutti minorenni. Capisco che per loro quella che hanno è un’età difficile, non riescono ancora a capire bene quali sono le cose importanti. Quello che è successo è molto grave ma accade spesso, ovunque, basta accendere la televisione. Io sono contro tutte le forme di violenza, il bullismo in particolare, e cercherò sempre di attenermi e difendere questi miei principi. Per questo sono intervenuto». Anche la Società Jesina Calcio ha voluto esprime il «più vivo apprezzamento per la condotta del proprio giocatore Filippo D’Alessio il quale ieri, mercoledì 25 ottobre, uscendo dall’allenamento, è prontamente intervenuto per sedare la violenta lite tra due ragazze, avvenuta nei giardini antistanti lo stadio, di cui è stata data ampia notizia sulla stampa odierna. La Jesina Calcio esprime altresì il proprio sconcerto di fronte a tanti giovani che hanno assistito alla lite, addirittura riprendendola con telefonini, senza intervenire. A tal fine ribadisce l’impegno – in seno al proprio Settore giovanile forte di quasi 350 iscritti tra bambini e ragazzi – di continuare a promuovere una cultura del rispetto, della concordia e dell’aggregazione, nel pieno spirito di quei valori sportivi che da 90 anni contraddistinguono la storia leoncella. Bravo Filippo e grazie a nome di tutta la Società!»