FILOTTRANO – Le parole del poeta De Andrè e il violino struggente del maestro Marco Santini per l’ultimo, commosso e partecipatissimo addio a Giuseppe Paolorossi (92 anni) e Rita Caporaletti (84), affogati domenica scorsa 7 luglio nel laghetto di pesca sportiva di Montefano. Il parroco della chiesa di Santa Maria Assunta, la stessa dove la coppia aveva celebrato il suo matrimonio nel 1958 e che ieri 10 luglio ha accolto i feretri dei coniugi, ha citato la canzone “Preghiera in gennaio” di Fabrizio De Andrè in apertura della sua omelia.
«Ai suicidi dirà, baciandoli alla fronte, venite in Paradiso là dove vado anch’io, perché non c’è ingiustizia nel mondo del buon Dio…», ha detto don Francesco Scalmati. «Non siamo qui per giudicare, ma per celebrare l’amore del Signore e la vita», ha aggiunto invocando rispetto per la decisione difficile di Giuseppe ma anche inneggiando al grande gesto di altruismo compiuto dai due ragazzi che domenica si sono tuffati, rischiando la loro stessa incolumità, pur di tentare di salvare i due anziani, imprigionati dentro l’auto che stava inabissando nel lago. Poi è toccato ai familiari ricordare. E lo hanno fatto attraverso una commovente lettera scritta dai nipoti e letta da Erica Paolorossi (figlia di Piero) che a nome dei fratelli e cugini ha ricordato Peppe e Rita, inseparabili, tratteggiando nella loro dolcezza i ricordi di un’infanzia felice. Poi la musica, di uno struggente violino, affidata al musicista Marco Santini, che ha eseguito alcuni brani tra cui “Il Cristo delle Marche” e “Se tu fossi qui con me”, di cui è compositore.