Jesi-Fabriano

Commozione e incredulità, finalmente Santiago Loccioni è a Torrette

Dopo tanti ostacoli l'animatore turistico di origine jesina, bloccato in Thailandia dopo un infortunio, è arrivato ad Ancona

Il giovane Santiago Loccioni in volo verso l'Italia

Sembrava un’odissea senza fine, tutto faceva in modo di affievolire le speranze e sbriciolare le forze di chi continuava a lottare per riportare a casa Santiago. La burocrazia, il Covid, i visti negati, i voli (ben quattro) annullati, le false promesse, i silenzi di chi avrebbe dovuto intervenire. Oggi tutti questi ostacoli sono stati invece abbattuti. Hanno vinto l’amore, la speranza, la tenacia perché oggi Santiago Loccioni – il 29enne jesino bloccato in Thailandia dal 20 giugno dopo un terribile infortunio – è finalmente arrivato a casa, stretto nell’abbraccio commosso di mamma Ana e di papà Marcello, dei parenti, degli zii e degli amici più cari.

Il ragazzo, che in una caduta da un ponte di 8 metri era rimasto paralizzato, ha trascorso tre mesi da solo negli ospedali thailandesi. Finalmente oggi pomeriggio è arrivato all’ospedale regionale di Torrette con un’ambulanza. «Ho dormito sempre, non mi sono reso conto del viaggio», ha detto Santiago ai genitori che lo attendevano a Torrette e che non hanno trattenuto la commozione nel vederlo. Partito nel tardo pomeriggio di venerdì da Bangkok in aereo, questa mattina è atterrato all’aeroporto di Amsterdam. Poi il trasbordo su un altro aereo diretto a Roma-Fiumicino e qui, un’ambulanza lo ha atteso per riportarlo a casa. Finalmente. Ora Santiago, che in seguito a quel drammatico incidente era rimasto paralizzato, è stato preso in cura dall’equipe della Neurochirurgia dell’ospedale regionale di Torrette diretta dal dottor Roberto Trignani, cui era già stata spedita nelle scorse settimane la cartella clinica del giovane animatore turistico. Santiago sarà sottoposto a tutti gli accertamenti necessari e alle terapie per scongiurare il rischio di una paralisi permanente. Inizia un’altra battaglia, per la sua salute, ma stavolta non è più solo. Ha accanto i genitori e quanti gli vogliono bene a sostenerlo e aiutarlo.

«Ringraziamo di cuore tutti quelli che ci hanno aiutato», dicono commossi i familiari, ancora increduli di poter riabbracciare il loro ragazzo dopo tanti ostacoli. Resta attiva la piattaforma di crowfunding per la raccolta fondi sul portale “Go fund me-aiutiamo Santiago” dove sono già stati donati oltre 30.000 euro, destinati alle cure del ragazzo e a rifondere la sanità thailandese delle spese mediche sostenute per Santiago.  


Santiago Loccioni in ambulanza appena arrivato all’ospedale regionale di Torrette