JESI – La plurimedagliata scherma jesina avrà la sua nuova grande “casa”, fiore all’occhiello delle Marche e dell’Italia. Regione, Coni e Provincia contribuiranno alla realizzazione della struttura in area Tabano. Tramontata l’ipotesi dell’area Sadam.
«Due decisioni importanti, quelle assunte nel corso dall’ultima giunta regionale – commenta il sindaco Massimo Bacci -. Parto con i 2 milioni stanziati per il nuovo palascherma, perché credo che questa nuova infrastruttura sportiva – che sorgerà nella zona del palasport – rappresenterà un modello innovativo a livello nazionale. Si sommano agli 1,8 milioni assegnati dal Coni per fare di Jesi un moderno centro federale del fioretto. Completerà il finanziamento dell’opera la somma che la Provincia di Ancona girerà al Comune quale corrispettivo per l’acquisto dell’attuale palascherma che sarà destinato a palestra per attività scolastiche. In tal senso un accordo di massima è già stato raggiunto con il presidente Luigi Cerioni a cui va una sincera riconoscenza. È un’operazione che abbiamo portato avanti, d’intesa con il Club Scherma Jesi e la Federazione della Scherma, con più interventi: da un lato con il presidente del Coni Giovanni Malagò che ringraziamo per la straordinaria disponibilità ed attenzione dimostrate, dall’altra con il presidente della Regione Luca Ceriscioli, anche in considerazione della delega allo sport che ha ritenuto riservare a se stesso. Entrambi hanno riconosciuto quello che Jesi ha dato alla scherma nazionale ed entrambi hanno condiviso un percorso che permetterà alla nostra città di identificarsi sempre di più con questa disciplina sportiva che ha regalato tante soddisfazioni all’Italia intera».
Integrato ulteriormente, nel contempo, il finanziamento regionale per la demolizione e ricostruzione di ponte San Carlo. «Gli ulteriori 500 mila euro per il ponte San Carlo – evidenzia ancora il sindaco – che fanno sì di portare il contributo regionale a 4 milioni, credo siano la giusta integrazione per un intervento che l’Assemblea Legislativa delle Marche ha ritenuto assolutamente indispensabile. Preso atto delle dichiarazioni in aula e del voto contrario del vicepresidente e assessore ai lavori pubblici Anna Casini, ho avuto modo di confrontarmi con il presidente Ceriscioli condividendo quantomeno una integrazione che permetterà la realizzazione dell’opera, anche grazie alla disponibilità della Provincia di Ancona, in particolare del suo presidente, di sostenere parte dei costi e alle risorse che metterà il Comune con fondi del proprio bilancio. A tal fine ringrazio il gruppo regionale Uniti per le Marche che ha proposto la mozione a favore del ponte San Carlo, i consiglieri regionali che l’hanno convintamente votata, così come il consigliere comunale Sandro Angeletti, da cui ha preso le mosse questa ulteriore positiva iniziativa».
Soddisfazione anche da parte dell’assessora regionale Manuela Bora: «La Regione Marche finanzierà una serie di importanti infrastrutture per la provincia di Ancona, in particolare per Jesi, con ulteriori fondi per la messa in sicurezza del Ponte San Carlo e nuove risorse per la realizzazione del palascherma, messa in forte dubbio dalle difficoltà del gruppo Maccaferri, cofinanziatore in origine di un’opera che la città di Jesi ha molto a cuore. Nell’ultima seduta della giunta regionale abbiamo messo a disposizione altri 500 mila euro per il San Carlo, che si aggiungono ai 3,5 milioni già stanziati dalla Regione Marche, al milione del Comune e ai 500 mila euro della Provincia e completano così il finanziamento dell’opera. Abbiamo anche previsto oltre 2 milioni per la casa della scherma. Sono consapevole dell’importanza di queste opere e di quanto siano vitali per l’economia di un territorio al quale, da sempre, dedico grande impegno. Il Ponte San Carlo da subito è stato per me un obiettivo. Va ricostruito quanto prima, dal momento che è fondamentale per la viabilità tra le province di Ancona e Macerata, oltre che per la città. Altrettanto importante è realizzare presto il nuovo palascherma a Tabano, dedicato allo sport che, grazie ai successi conseguiti, ha fatto conoscere in tutto il mondo Jesi e le Marche».