Jesi-Fabriano

Fiume Esino, è emergenza pesci. Ripa Bianca scrive alla Regione

La Riserva ha inviato una lettera alla Polizia Provinciale, Carabinieri Forestali e Arpam, con la richiesta di ricevere dati aggiornati su tutto il fiume Esino

Fiume Esino in secca

JESI – È emergenza pesci nel fiume Esino. L’allarme arriva da David Belfiori, direttore Riserva Naturale Ripa Bianca di Jesi.

Da sempre attenta alle condizioni del fiume, la Riserva fa sapere che la situazione attualmente è di emergenza: «Nel mese di luglio abbiamo realizzato un censimento della popolazione di pesci presente nel tratto di Esino al suo interno, nell’ambito delle attività
periodiche di monitoraggio dell’area protetta e del sito Natura 2000 – spiega Belfiori – Dall’indagine, effettuata dal dott. De Paoli, in tre stazioni differenti, è emerso un quadro molto critico per la rarefazione di pesci in generale, per la completa alterazione delle
strutture di popolazione di cavedano e barbo, per la mancanza della lasca, specie che sarebbe invece caratteristica del tratto, e per la presenza sporadica e occasionale dei piccoli bentonici (ghiozzo e cobite). In una stazione di censimento la densità numerica è diminuita di oltre 40 volte rispetto all’indagine del 2007. Sono presenti anche patologie (ulcere batteriche) presenti su di un congruo numero di individui, in particolare cavedani; dette patologie sono solitamente associate a scarichi organici non depurati o parzialmente depurati».

Insomma, la quantità di pesce riscontrata è poca e di scarso valore ecologico, un dato che va in netto peggioramento rispetto ai risultati riscontrati nel precedente censimento. «Una
prima analisi dei dati consente di supporre che tale fenomeno non è riconducibili alla predazione di uccelli ittiofagi presenti nella Riserva ma a un generale e cronico decadimento della qualità biologica delle acque del fiume Esino, probabilmente esteso anche al tratto di fiume al di fuori dell’area protetta – continua Belfiori – Al fine di indagare ulteriormente sulle cause di tale fenomeno, la Riserva ha inviato una lettera alla Regione Marche, Polizia Provinciale, Carabinieri Forestali e Arpam, con la
richiesta di ricevere dati aggiornati su tutto il fiume Esino relativi alle indagini delle comunità di pesci, qualità delle acque e potenziali fonti di inquinamento presenti e di effettuare ulteriori censimenti ittici al di fuori del territorio della Riserva».