JESI – Al Circolo Arci Fratelli Cervi di Borgo Minonna le slot machines lasciano spazio al flipper e al biliardino. La decisione è stata presa a maggioranza dai soci del Circolo nel gennaio del 2013 e da allora nessun pentimento, anzi.
L’addio alle macchinette mangia-soldi è stato il frutto di un confronto tra i soci del Circolo che nella riunione di inizio anno, era il 25 gennaio 2013 e il presidente era Sandro Maurizi, si sono confrontati sul da farsi: «Stava aumentando l’utilizzo delle macchinette da parte dei giovanissimi – racconta Renato Bartolacci, uno dei soci – Avevamo notato un accanimento verso il gioco, e i ragazzi si stavano facendo del male». Giovani ma non solo: «Anche gli adulti si stavano rovinando, iniziavamo a vedere situazioni terribili e siccome qui ci si conosce tutti abbiamo deciso di agire. Fino a che la vincita massima si aggirava a poche centinaia di euro, il gioco era accettabile ma quando le vincite sono passate a migliaia di euro vedevamo le persone, soprattutto giovanissimi, fare la colletta per regalare a queste macchinette parecchi soldi».
Non c’era una via di mezzo: «Il gioco provoca un emozione molto forte che però porta alla rovina – continuano al Circolo – La nostra è una gestione collegiale e ci siamo sentiti responsabili per la collettività». Avete dunque rinunciato ad un incasso, quello delle macchinette, siete pentiti? «Ci abbiamo rinunciato a garanzia della salute delle persone. Nessun pentimento – continua Bartolacci – Siamo soddisfatti perché ci sentivamo responsabili per questi ragazzi. Per noi è prevalso il senso di comunità che qui è molto forte».
In città questo di Minonna è l’unico Circolo Arci che ha tolto le macchinette, una decisione presa spontaneamente e in anticipo rispetto alle indicazioni fornite dall’Arci nazionale che auspicava la dismissione delle slot dai circoli. Il vero business del gioco d’azzardo è la dipendenza (leggi l’intervista), la questione è di attualità a Jesi che si sta preparando ad approvare un nuovo regolamento sul gioco d’azzardo.