JESI – L’impegno di Comune e Conerobus non è sufficiente. Flop della navetta gratuita di Natale. Nessun aumento significativo di utenza per il minibus che ogni pomeriggio, costantemente, ha collegato la periferia bassa – con riferimento alle aree di parcheggio – al centro storico. Un servizio che ovviamente prosegue, seppur a pagamento. L’amministazione ha stanziato risorse ad hoc per agevolare l’accesso nella città vecchia degli jesini, che continuano tuttavia a preferire l’auto di proprietà sfruttando il parking Mercantini, gli spazi blu o i parcheggi a ridosso della cinta muraria. Gli autobus continuano infatti a viaggiare semivuoti, o quasi, fatta eccezione per quelli che trasportano studenti.
«L’impegno del comune e di Conerobus per dare un servizio migliore più veloce e gratuito per un periodo c’è stato – il commento dell’assessore alla mobilità, Cinzia Napolitano -, ma premesso che non sono stati effettuati rilievi specifici dell’utenza, l’impressione è che gli utenti siano stati più o meno sempre gli stessi. Quindi, per quanto la gente abbia apprezzato il servizio, alla fine in pochi sono stati i nuovi utenti. È chiaro, ma lo sapevamo, che per incentivare l’uso dell’autobus, oltre ad offrire un servizio migliore, bisogna anche disincentivare l’uso dell’auto privata. E questo rientra nelle scelte generali che riguardano la mobilità, come la sosta a pagamento».
La linea navetta centro, come detto, continua a funzionare e sarà affiancata nel futuro anche da altre linee, opportunamente modificate. «La revisione del trasporto pubblico – puntualizza Napolitano – servirà a bilanciare il futuro aumento dei parcheggi a pagamento, mirando a incentivare l’utilizzo del mezzo pubblico al posto dell’auto privata». Le linee – attualmente quindici a Jesi – saranno ridisegnate e semplificate, identificandole per l’utenza anche tramite l’abbinamento a colori. Si pensa anche di lanciare, dal 2020, la riduzione del costo degli abbonamenti per le fasce di reddito Isee medio-basse.