JESI – Le condizioni erano precipitate nelle ultime 48 ore tanto che i fratelli della Congregazione Nostra Signora della Misericordia e gli anziani ospiti del Collegio Pergolesi di Jesi, temevano per la vita di Fratel Tito, il reggente della comunità religiosa, ricoverato in terapia intensiva. Ottantuno anni, aggredito dal covid ormai un mese fa, fratel Tito Paba Gesuino si è spento ieri sera (sabato 30 gennaio) verso le 22.30 nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Carlo Urbani di Jesi.
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Lo ha reso noto la stessa direzione del Collegio Pergolesi. «Il nostro amico Lazzaro si è addormentato – scrivono dal Collegio – la speranza di tutti i credenti, Cristo, chiama i trapassati “dormienti”, non morti. Così fratel Tito Paba Gesuino, superiore della comunità religiosa della Casa San Vincenzo de Paoli-Collegio Pergolesi, si addormentava in Cristo sabato alle ore 22,30 circa all’Ospedale Carlo Urbani di Jesi. Sostenuto dalle molte preghiere di intercessione e dall’affetto della comunità religiosa, dal personale della Casa di riposo, degli anziani stessi, dal clero diocesano e dagli amici tutti. Educatore, insegnante e “anziano” tra gli anziani, ha saputo testimoniare nella sua persona la calma, la pazienza, la serenità che sapeva trasmettere agli anziani stessi. Religioso, uomo di poche parole ma di molto ascolto, ci ha lasciato un segno, una rotta: il Vangelo, il porto sicuro della vita. Arrivederci fratel Tito».
Il funerale sarà celebrato in forma privata, solo con i dipendenti del Collegio. Una benedizione del feretro, posto all’esterno della struttura di via San Marco, sul carro funebre, poi l’ultimo viaggio verso il cimitero comunale per la sepoltura.