FILOTTRANO – «Quasi vicini al traguardo, c’è grande soddisfazione». Per dirla in gergo ciclistico. Poche parole, ma che danno misura della felicità di Marco Scarponi, presidente della Fondazione Michele Scarponi, intitolata all’indimenticato corridore filottranese scomparso 4 anni fa mentre si stava allenando nelle strade della sua città, Filottrano, in seguito ad un drammatico incidente. Quella sua considerazione iniziale anticipa l’obiettivo che si era data l’associazione ad aprile: acquistare una bicicletta speciale – un tandem affiancato – per consentire di muoversi su due ruote alle persone con disabilità (sedute accanto al loro accompagnatore), passando da una raccolta fondi digitale.
Missione quasi compiuta, considerato che nel giro di un mese sono stati messi insieme, tra erogazioni virtuali e non, quasi 10mila e 500 euro. Quelli che servono per comprare il mezzo, in arrivo dall’Olanda, e che sarà a disposizione della comunità. «Manca poco, siamo davvero a buon punto grazie alla solidarietà delle persone – continua Marco, fratello di Michele -. Questo progetto l’abbiamo portato avanti nel programma di inclusione ‘Vola Franky’ (la pappagalla che scortava Michele durante le sue pedalate dalle parti di casa, ndr), che ha già permesso di realizzare la Ciclofficina a Filottrano dove lavora un ragazzo con disabilità. Ma anche tante altre iniziative a sostegno delle persone con disabilità, mettendo a loro disposizione risorse e strumenti adeguati per l’autonomia, l’assistenza, il lavoro, lo sport e la salute». Per chi volesse, sulla pagina della Fondazione, è ancora possibile fare la propria parte.
Il caso vuole, poi, che l’obiettivo sia stato raggiunto a ridosso del 3 giugno: la Giornata mondiale della Bicicletta. Nelle Marche l’utilizzo di questo mezzo è sempre più frequente, con un vero boom, di acquisti o noleggi, registrato durante la pandemia. Molti amatori, oltre agli atleti professionisti, si affacciano alla disciplina, anche grazie al lavoro attivo di realtà come la Fondazione Michele Scarponi, la Fiab Marche o la stessa Federazione (per citarne alcune), che ne promuovono l’utilizzo e interagiscono con il Governo regionale, per fare in modo che la Regione possa essere sempre più percorribile in sella ad una bici: «Qualche passo avanti è stato fatto – continua Marco Scarponi -. Anche se c’è ancora molto lavoro da fare per ricevere i cicloturisti: un movimento di persone crescente che può essere importante per il rilancio dell’economia territoriale. Serve attrezzarsi bene nell’accoglienza, migliorare e incentivare la mobilità in bicicletta e promuovere una cultura sostenibile e di rispetto della propria salute e dell’ambiente».