Jesi-Fabriano

Fondazione Pergolesi Spontini, bilancio in attivo nonostante il Covid

Un anno senza precedenti, tra pandemia e chiusure, e dalle forti ripercussioni economiche e sociali, ma che non ha fatto venir meno la voglia di progettare. Il calo il giro d'affari

Il teatro Pergolesi

JESI – L’Assemblea generale della Fondazione Pergolesi Spontini nella seduta del 28 giugno ha deliberato l’approvazione dell’esercizio finanziario 2020, con un giro d’affari decisamente inferiore rispetto a quello dell’esercizio precedente (€ 1.850.000 nel 2020 contro circa € 3.400.000 del 2019). La gestione dell’attività è stata effettuata con la massima cautela e ponderatezza, in considerazione del periodo emergenziale, ed ha comportato un avanzo positivo di bilancio di € 4.519,75 che l’Assemblea dei soci ha deliberato di destinare ad incremento del patrimonio della Fondazione.

Nella stessa seduta è stato presentato e adottato il bilancio sociale 2020, un documento che fotografa nei dettagli un anno senza precedenti nella vita dell’ente culturale: la crisi connessa alla diffusione della pandemia di Covid-19 ha rappresentato un evento epocale che ha generato – ed è destinata a generare – forti ripercussioni economiche e sociali, di cui alcune allo stato attuale ancora difficilmente stimabili.

Il bilancio sociale, ed i dettagli della gestione economica, sono disponibili in download gratuito al link https://www.fondazionepergolesispontini.com/download-bilanci/

A causa della pandemia, dal 27 febbraio al 31 dicembre 2020 sono stati cancellati n. 81 eventi di vario genere (prosa, sinfonica, teatro ragazzi, teatro amatoriale, attività educative, lirica, danza, musical, convegni). Lo scorso anno sono stati 285 i lavoratori impiegati a vario titolo, 59 gli eventi proposti e 13.847 gli spettatori; 3600 gli studenti coinvolti in progetti educativi e sociali, le giornate lavorative erogate sono state 5400.

«Nonostante le straordinarie difficoltà del 2020, il bilancio di esercizio si è chiuso in equilibrio sia economico che finanziario», ha commentato Massimo Bacci, presidente della Fondazione Pergolesi Spontini e Sindaco di Jesi, sottolineando “la capacità di resilienza” dell’ente.

«Come sempre, al di là dei numeri, contano le persone, che anche in questo anno difficile e crudele, non hanno perso passione, creatività e determinazione. Il 2020 ci ha costretti a adattare la nostra attività al particolare momento che stiamo vivendo e non abbiamo mai smesso di progettare, pianificare, lavorare dietro le quinte. Il Teatro Pergolesi è la nostra casa e abbiamo continuato a prendercene cura affinché tutti possano tornare a viverlo. L’augurio per il futuro è uno solo: ripartire!», fa sapere lo staff della Fondazione Pergolesi Spontini che nel Bilancio Sociale descrive con dovizia di particolari quanto fatto nel 2020. Lo stesso anno, peraltro, nel quale l’ente culturale ha compiuto 20 anni. “Nata nel 2000 intorno ad un progetto culturale, il Festival Pergolesi Spontini, la Fondazione è cresciuta nel tempo, diventando un’organizzazione culturale stabile ed efficiente, custode di un patrimonio significativo che da oltre 220 anni rappresenta l’identità, la storia e la cultura di Jesi”, si legge nel bilancio.

Anche in un anno tanto difficile, l’attività di progettazione e di produzione artistica non si è mai fermata, sia con prodotti innovativi (come la mini serie su Rai Play “3 voci di dentro”, girata al Teatro Pergolesi alla fine dello scorso anno, e l’implementazione dei servizi on-line al pubblico tra cui lo streaming delle opere di Pergolesi e di Spontini), sia con il Festival pergolesi Spontini che con la Stagione Lirica, quest’ultima interrotta in corso d’opera lo scorso novembre e le cui opere sono state in parte riprogrammate nel 2021 insieme a diversi altri titoli. Intensa, inoltre, è stata ed è l’attività del Laboratorio Scenografico e della Sartoria Teatrale della Fondazione, anche per commesse conto terzi. Notevole il lavoro di ricerca musicologica su Pergolesi e Spontini, con le edizioni nazionali dell’opera omnia pergolesiana che va avanti, e un nuovo comitato operativo al lavoro sulle celebrazioni spontiniane del 2024 in collaborazione con il Comune di Maiolati.

Nonostante le difficoltà, non è venuto meno il rapporto con le scuole, le associazioni, le realtà sociali del territorio, anche in progetti di lungo percorso come il “Social Opera” per utenti con disabilità, e “Banco di Scena” per avvicinare all’arte teatrale gli studenti delle scuole superiori.