JESI – Sono 1.279 le firme raccolte da Piazzalibera per provare a contrastare lo spostamento della fontana dei Leoni in piazza della Repubblica. La petizione, avviata nel mese di febbraio, è stata formalizzata in Comune. I promotori chiedono, come noto, di rinunciare all’accettazione del lascito di Cassio Morosetti, lasciando che i 2 milioni di euro dell’eredità vadano alle associazioni di beneficenza.
I firmatari della petizione chiedono inoltre che il monumento resti al proprio posto, vale a dire in piazza Federico II, dove però è rimasta, ad oggi, solo una piccola porzione del basamento interno. In piazza della Repubblica, infatti, la base della fontana si inizia già a intravedere. Nel contempo, i restauratori si occupano delle porzioni in marmo da riposizionare, attualmente depositate e numerate all’interno dell’area di cantiere del Duomo. La fase più delicata, che dovrebbe andare in scena nei prossimi giorni, è legata alla ricollocazione dell’obelisco.
Salvo imprevisti, la ditta che si sta occupando della traslazione punta a terminare l’intervento entro il mese di giugno, così da avere qualche giorno a disposizione per eventuali imprevisti. Il lascito testamentario, del resto, parla chiaro: «Lascio al Comune di Jesi (An) – si legge nel testamento di Cassio Morosetti – la somma di euro 2.000.000 (duemilioni), con obbligo di riportare la fontana con i leoni e obelisco in Piazza della Repubblica, ove era sita prima della guerra, lasciandola lì per sempre nel posto ove gli architetti del tempo vollero che fosse; la fontana dovrà essere resa perfettamente funzionante nella sua parte idraulica, allacciata all’acquedotto cittadino. Qualora il Comune non ottemperasse al suddetto obbligo entro un anno dalla pubblicazione del presente testamento, la disposizione di cui sopra deve intendersi revocata e le somme originariamente destinate al Comune saranno devolute in beneficenza in parti eguali a favore della “Fondazione Opera San Francesco per i poveri” di Milano viale Piave n.2, del “Pane quotidiano” di Milano Viale Toscana n. 28 e della” Lega del Filo d’Oro” di Osimo via Montecerno n. 1”».
L’imprenditore Andrea Pieralisi, nei giorni scorsi, si è offerto di pagare il ripristino di piazza della Repubblica qualora si decidesse di fermare lo spostamento. A metà maggio, il Tar dovrebbe invece esprimersi sul ricorso di Piazzalibera, dopo aver respinto la richiesta di sospensiva.