Jesi-Fabriano

Selvaggia Lucarelli intervista Bacci sulla fontana dei Leoni: «Sindaco, ma che succede a Jesi?»

Il comitato Piazzalibera, contrario allo spostamento del monumento, invita i cittadini ad un'azione di dissenso e disobbedienza: esporre striscioni dal balcone per manifestare il proprio "No"

I lavori di spostamento della fontana dei Leoni

JESI – La fontana dei Leoni approda su Radio Capital. La nota giornalista Selvaggia Lucarelli intervista il sindaco Massimo Bacci a seguito di una segnalazione anonima sul caso dello spostamento del monumento da piazza Federico II a piazza della Repubblica. E il comitato Piazzalibera, contrario all’accettazione del lascito Morosetti, contrattacca invitando i cittadini a esporre striscioni sui balconi per manifestare il proprio No.

Qui il podcast della trasmissione (dal minuto 34)

«Visto che, nell’intervista a Radio Capital, il Sindaco ha detto che “chiunque
conosce la storia della città non può non essere d’accordo con lo spostamento della fontana” – scrivono i promotori del ricorso contro la decisione del comitato dei garanti -. Visto che secondo lui siamo “pochi, pochissimi ad essere contrari”. Vista la tracotanza che lo spinge a partecipare a una trasmissione radiofonica nazionale senza ammettere un contraddittorio, tralasciando quelle che fino a qualche giorno fa erano le priorità di un primo cittadino, cioè la gestione della pandemia. Visti i continui affronti a una parte della popolazione cittadina, quella che non demorde ed esercita il diritto al dissenso. Il Comitato promotore del referendum invita i cittadini e le cittadine, le associazioni e i partiti di
minoranza, chiunque sia contrario allo spostamento della fontana e abbia ascoltato l’intervista del Sindaco, a dare un segnale forte in risposta a questo atteggiamento propagandistico. E allora vogliamo fargli vedere QUANTI SIAMO? Vogliamo riprenderci la parola come cittadini?
Aderite all’iniziativa pubblica di dissenso e di disobbedienza!!
DISOBBEDIAMO AL RE!! dalle ore 15.00 di sabato 27 – alle ore 20.00 di domenica 28 marzo appendiamo cartelli, bandiere, striscioni, lenzuola alle finestre o ai balconi delle nostre case, con su scritto: #piazzalibera #unostriscioneinognibalcone».

Ma cosa ha detto il sindaco Massimo Bacci? «Non avrei mai pensato di trovarmi al centro di questa polemica – ha confessato il Primo Cittadino ai microfoni di Radio Capital -. Fin dall’inizio ho creduto fosse doveroso essere riconoscenti a Cassio Morosetti, che ha già donato alla città 800 mila euro per la realizzazione del nuovo centro per malati di Alzheimer. Relativamente al fatto che i soldi del lascito, se non accolto, sarebbero finiti in beneficenza, penso che in questo paese si confondano i ruoli e che si parli senza conoscere le responsabilità degli amministratori. Come può un sindaco decidere di rinunciare a 2 milioni di euro di soldi pubblici? Assieme alla giunta, pertanto, si è valutata la destinazione di queste risorse. I due terzi della cifra verranno utilizzati per alcune sistemazioni e, in particolare, a beneficio delle persone più fragili. Dopo 30 anni di amministrazioni di centrosinistra, abbiamo approvato il Peba, il piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Ora, grazie a Morosetti, potremo intervenire su tutte le scuole per assicurare a tutti l’accesso, potendo contare su circa 1,2 milioni di euro, al netto dei soldi che serviranno per lo spostamento della fontana».

I lavori di spostamento della fontana dei Leoni

Selvaggia Lucarelli ha quindi stuzzicato il sindaco Bacci sulle questioni prettamente urbanistiche. «Mi rifaccio a chi conosce bene l’urbanistica, la storia dell’arte, alle persone competenti, insomma. Chiunque conosce la storia della città – la risposta – sostiene che sia stata inferta una ferita enorme quando la fontana dei Leoni fu traslata per far posto agli autobus. Un errore madornale dal punto di vista urbanistico. Morosetti ci ha dato la possibilità di rimarginare tale ferita, riportando il monumento nel luogo per il quale è stata concepita».

Infine, un accenno al referendum abrogativo: «Ritengo che tutta la questione sia stata fortemente strumentalizzata, anche perché non credo che i nostri avversari politici abbiano tanti argomenti contro questa amministrazione. Ma sono pochi, non sono tantissimi – le parole di Bacci –. Io sono al termine del mio secondo mandato, fra l’altro. Nel caso specifico, il referendum non può essere organizzato, come da disposizione del governo, prima di ottobre, e la scadenza del testamento è fissata a luglio. Dunque, ribadisco che si tratta di una strumentalizzazione».