JESI – 632mila euro. È il costo sostenuto per spostare la fontana dei Leoni da piazza Federico II a piazza della Repubblica. Lavori ultimati nei tempi indicati da Cassio Morosetti nel testamento. Proprio oggi (19 luglio), il sindaco Massimo Bacci ha ricevuto l’esecutore testamentario per verificare il rispetto delle volontà del compianto vignettista e sbloccare i 2 milioni di euro di eredità, vincolati appunto alla traslazione del monumento. Il sopralluogo è andato in scena questa mattina.
Nel corso dei lavori, si legge nella perizia supplettiva, è stata ravvisata l’esigenza di apportare alcune modifiche al fine del miglioramento dell’opera e della sua funzionalità, «tali da non modificare sostanzialmente la natura dell’opera in parte per cause impreviste ed imprevedibili anche giustificate dalla evoluzione dei criteri del restauro». Fra queste, il distacco del mosaico pavimentale in Piazza della Repubblica, la ricollocazione del basamento della fontana, una maggior profondità di scavo nell’area del nuovo posizionamento del monumento, ulteriori opere di demolizione, la realizzazione del quadro elettrico generale, del pozzetto per il contatore idrico, il restauro degli elementi lapidei e la modifica delle opere previste per il consolidamento dei conci dell’obelisco.
Anche l’allaccio idrico è stato terminato, tanto che l’acqua sta sgorgando ormai da un paio di giorni. Morosetti lo aveva esplicitamente chiesto: «Lascio al Comune di Jesi (An) la somma di euro 2.000.000 (duemilioni), con obbligo di riportare la fontana con i leoni e obelisco in Piazza della Repubblica, ove era sita prima della guerra, lasciandola lì per sempre nel posto ove gli architetti del tempo vollero che fosse; la fontana dovrà essere resa perfettamente funzionante nella sua parte idraulica, allacciata all’acquedotto cittadino. Qualora il Comune non ottemperasse al suddetto obbligo entro un anno dalla pubblicazione del presente testamento, la disposizione di cui sopra deve intendersi revocata e le somme originariamente destinate al Comune saranno devolute in beneficenza in parti eguali a favore della “Fondazione Opera San Francesco per i poveri” di Milano viale Piave n.2, del “Pane quotidiano” di Milano Viale Toscana n. 28 e della” Lega del Filo d’Oro” di Osimo via Montecerno n. 1”».
A disposizione dell’amministrazione, pertanto, circa 1,3 milioni di euro, che saranno destinati per le riqualificazioni di piazza della Repubblica e piazza Federico II (dalla quale potrebbe sparire l’albero). Nelle intenzioni, anche il restyling acustico del teatro Moriconi e l’abbattimento delle barriere architettoniche negli accessi delle scuole cittadine.
Le polemiche, invece, non si placano. Molto contestata dai detrattori, a tale proposito, la presa di posizione del Comune in merito al«clima di astio innescato sui social per questa vicenda da parte di una pagina Facebook che ha affiancato il Comitato, che ha generato una campagna di odio che stride profondamente con la storia democratica di questa città, non riuscendo a mettere il freno a quanti, certamente vivendo una profonda frustrazione personale dovuta anche agli effetti della pandemia, hanno vomitato violenti attacchi personali che nulla avevano a che vedere con lo spostamento del monumento». Non ancora fissata l’inaugurazione della fontana dei Leoni, che potrebbe slittare a primavera 2022, quando anche Corso Matteotti e, forse, piazza della Repubblica saranno completati.