Jesi-Fabriano

Fontana dei leoni di Jesi, il figlio di Morosetti: «Lasciatela dov’è, a questo punto Cassio sarebbe più contento»

L'intervento sulla pagina del comitato Piazzalibera contrario allo spostamento. «Non si farà in tempo, lavori sulle piazze per anni. Mio padre sarà per sempre oggetto di disprezzo da parte degli jesini, altre le sue aspettative»

Jesi, la fontana dei Leoni si muove: cantiere al via

JESI – La fontana delle leonesse? «Lasciate stare tutto com’è. Rinunciate allo spostamento. A questo punto sono certo che mio padre, che amava Jesi quanto l’amate voi, sarebbe più contento così». Parole a sorpresa che Roberto Morosetti, figlio di Cassio Morosetti, affida ad un commento in calce ad un post sulla pagina del comitato Piazzalibera che si batte contro l’operazione e che sono in molti a notare.

Il messaggio di Roberto Morosetti

«Mi permetto brevemente di intervenire. Sono il figlio di Cassio Morosetti» scrive l’uomo, non nuovo ad interventi in quello stesso spazio. «Certamente mio padre non si era reso conto di tutte le difficoltà relative alla ricollocazione della fontana in piazza della Repubblica. Sono certo del fatto che non si riusciranno a rispettare i tempi dettati dal testamento. D’altra parte io non ho nessun potere per modificare il testamento di mio padre». In piazza Federico II intanto i lavori di smontaggio della fontana, per poi ricostruirla in piazza della Repubblica, sono già iniziati.

«Prevedo – scrive Morosetti – un grande esborso di denaro da parte del Comune. Vedo lavori di sistemazione delle due piazze che si protrarranno per anni, con disagi e quant’altro. Vedo il disappunto da parte della cittadinanza. Leggo le perplessità avanzate dalla stampa locale. Prevedo anche il fatto che mio padre sarà per sempre oggetto di disprezzo da parte degli jesini, ed erano ben altre le sue aspettative».

E così Morosetti conclude: «Ma a questo punto mi domando: ma non sarebbe meglio che lasciaste perdere, che lasciaste tutto come sta e che i soldi del testamento vadano alle associazioni citate nel lascito? Ve lo chiedo sinceramente. Lasciate stare tutto com’è. Rinunciate allo spostamento. A questo punto sono certo che mio padre, che amava Jesi quanto l’amate voi, sarebbe più contento così».

Il messaggio di Roberto Morosetti