JESI – Spostamento della fontana dei Leoni: ecco il ricorso al Tar con richiesta di sospensiva dei lavori. Il comitato referendario sta ultimando l’atto e intende depositarlo in settimana. L’obiettivo è sempre lo stesso: far esprimere i cittadini di Jesi attraverso un referendum abrogativo del via libera all’accettazione del lascito Morosetti arrivato dal consiglio comunale. I contrari alla traslazione del monumento in piazza della Repubblica, i cui lavori dovrebbero partire a brevissimo, intendono impugnare la decisione del comitato dei garanti, che ha bocciato la richiesta di consultazione popolare sulla base delle norme municipali. Nel contempo, stanno raccogliendo contributi dai cittadini per sostenere le spese legali.
«Il sostegno delle molte persone che hanno firmato la petizione e gli approfondimenti legali che abbiamo fatto ci hanno motivato a depositare il ricorso al Tar sulla decisione dei Garanti di non accettare il referendum in merito allo spostamento della fontana – scrive il comitato referendario -. Contestualmente faremo partire una raccolta fondi per sostenere le spese legali: sarà possibile donare attraverso la rete sulla piattaforma di crowdfunding più importante del nostro paese (Produzioni dal basso), dove sono indicati con precisione tutte le motivazioni del comitato, o dal salvadanaio creato sul nostro conto PayPal. Le offerte libere saranno raccolte anche presso i banchetti che #piazzalibera organizza ogni sabato e domenica, per tutto il mese di marzo, sul corso Matteotti (lato BNL), il sabato dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20, la domenica dalle 16 alle 20. Ringraziamo quanti ci hanno già sostenuto e invitiamo tutti a crederci ancora e non mollare: le piazze sono di chi le vive».
I lavori di spostamento della fontana partiranno la prossima settimana, presumibilmente l’8 marzo, e richiederanno quattro mesi di tempo, salvo imprevisti. La Soprintendenza per i beni culturali ha già dato parere favorevole con alcune prescrizioni legate ai materiali utilizzati per il rifacimento delle piazze e alle attenzioni da porre a eventuali reperti nel sottosuolo. Entro il 15 luglio 2021, come da disposizioni testamentarie, la fontana deve essere funzionante davanti al teatro Pergolesi, pena la perdita dell’eredità di due milioni di euro.