JESI – Pd e Jesi in Comune sempre sulla strada della richiesta del referendum ma anche in maggioranza emerge qualche freddezza sul tema. Così dopo l’ultimo consiglio comunale che, convocato con un solo punto all’ordine del giorno, ha comunque dato il via libera all’inserimento, fra le consulenze esterne, di un incarico specialistico relativo alla «eventuale decisione di ricollocare la fontana dei leoni» in piazza della Repubblica a seguito del lascito Morosetti».
A favore i voti dai banchi che sostengono l’amministrazione dove, però, la consigliera Chiara Cercaci (Jesiamo) si è astenuta e ha votato contro l’immediata esecutività del provvedimento. Contrari Pd, Jesi in Comune, Cinque Stelle. Dem e Jesi in Comune hanno confermato quanto già annunciato in conferenza stampa congiunta. «Ci impegneremo ad arrivare ad un referendum per decidere sulla questione» ha spiegato Andrea Binci (Pd). Per la consultazione occorre la richiedano i tre quarti del Consiglio oppure serve una proposta sostenuta da due mila firme di cittadini.
«Non è stata ancora presa alcuna decisione definitiva- la posizione dei gruppi di maggioranza- l’incarico di consulenza serve appunto per valutare dal punto di vista tecnico, architettonico, artistico un eventuale spostamento della fontana». Di tutt’altro avviso le opposizioni che lamentano una scelta già fatta.
Per Agnese Santarelli (Jesi in Comune): «Servirebbe prima di tutto un approfondimento giuridico: quel vincolo perpetuo inserito nel testamento Morosetti (lasciare in Piazza della Repubblica la fontana “per sempre”, nda) può forse lasciare spazio a ricorsi quanto alla sua validità?».
Dal sindaco Massimo Bacci la risposta: «Abbiamo interpellato per le vie brevi l’esecutore testamentario di Morosetti: ci ha confermato che con la traslazione della fontana e il suo allaccio all’acquedotto, provvederà ad erogare il lascito. Se ci sarà chi vorrà avanzare ricorsi, non siamo noi a poterlo impedire ma l’esecutore riterrà comunque adempiuti i nostri obblighi compiute le due azioni che ho detto».