JESI – Ripulita, quanto meno da erbacce e rifiuti. Ma con la copertura del lavatoio che perde pezzi e la necessità, non da oggi, di ricoprire scritte oscene e parolacce (anche se con l’amara quasi certezza che, una volta eliminate, ricomparirebbero poco dopo). È l’aspetto offerto oggi dalla Fonte del Tornabrocco, luogo caro agli jesini, in sospeso fra l’aperta campagna e il vicino e urbanissimo Viale della Vittoria, di cui anche di recente ci si è occupati in Consiglio comunale.
I problemi sono i soliti, a dispetto di un recupero che data ormai a qualche anno fa (amministrazioni Belcecchi) ma non certo preistorico: sporcizia e degrado. La prima, al momento, sembra non esserci più, almeno in maniera evidente. «Sono stati fatti degli interventi- ha riferito l’assessore ai lavori pubblici Roberto Renzi, interpellato sul tema dal consigliere Pd Lorenzo Fiordelmondo -: sono stati portati via erbe, ramaglie, immondizie varie raccolte a ridosso della Fonte». Ma, ha riconosciuto Renzi: «Come diceva il consigliere Fiordelmondo sarebbe necessario un intervento radicale di ripulitura e di tinteggiatura. C’è necessità di un intervento di personale di varia natura, quindi dell’idraulico, del muratore, dell’imbianchino e quant’altro».
Spicca in questo momento la rottura delle tegole di una porzione della copertura del lavatoio. Le cui mura sono, ma questo da anni, imbrattate da scritte e insulti».
Ricorda Fiordelmondo: «Quel piccolo spazio dal punto di vista urbanistico storico ha un’importanza, secondo me, considerevole per la città, anche visto il momento».
La fonte del Tornabrocco è una piccola costruzione a carattere rurale situata a poche decine di metri dalla vecchia strada consolare romana Salara Gallica. Alimentata da una antica sorgente, la fonte ha una struttura originaria del XVI secolo.