JESI – Il colpo alla Expert di via Don Battistoni sventato dai Carabinieri avrebbe fruttato alla banda – presumibilmente di 4 malviventi – un ingente corrispettivo in denaro.
Tra tablet, smartphone, macchine fotografiche e i due mezzi rubati per trasportare poi la merce sottratta, il valore dell’intero colpo si aggira sui 250 mila euro.
Vanificato dall’intervento dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale, del Nor della Compagnia di Jesi e delle Stazioni di Jesi e Montecarotto.
I militari erano impegnati – come ha spiegato il comandante della Compagnia di Jesi, maggiore Bendetto Iurlaro – nei servizi finalizzati al contrasto dei reati contro il patrimonio quando intorno alle 4.00 di stamattina venivano allertati dalla centrale operativa: c’erano strani movimenti in atto all’interno dell’esercizio commerciale ed era anche risuonato l’allarme.
I mezzi e gli uomini impegnati nei controlli, perciò, si precipitavano sul posto in tempo utile per scorgere due persone mentre stavano scappando verso la vicina campagna. E per poterlo fare meglio avevano anche abbandonato numerosi zaini sul piazzale dell’adiacente distributore di benzina.
Dei fuggitivi, poi, si perderanno le tracce nonostante le ricerche continuino ancora – le telecamere di video sorveglianza hanno però ripreso i loro volti – ma il bottino rimaneva integro e recuperato totalmente dai Carabinieri.
I quali rinvenivano negli zaini abbandonati centinaia di cellulari di ultima generazione. Non solo, ma dopo un minuzioso sopralluogo all’interno della Expert, altri zaini pronti per essere trasferiti all’esterno e contenenti macchine fotografiche di elevato valore.
E tutta questa merce sottratta era in procinto di essere caricata in un furgone Fiorino e un camion, risultati rubati sempre durante la stessa notte in una autocarrozzeria il primo – parecchi i danni inferti per impossessarsene – e alla ditta Cila Lane il secondo. Entrambe con pochi chilometri, nuovissimi e che sarebbero stati sottratti dagli altri due componenti la banda. In quanto i complici, per poter agire meglio e indisturbati, erano rimasti nascosti all’interno del punto vendita dopo l’orario di chiusura.
I Carabinieri stanno indagando a tutto campo e non si esclude che possa trattarsi della stessa banda che aveva agito qualche giorno fa a Moie, quando con una spaccata erano stati rubati telefonini di valore alla Elettrovintage.