JESI – “Amazon: un’occasione per riprogettare il territorio”: a Palazzo dei Convegni l’appuntamento organizzato dalle liste civiche di opposizione Jesiamo, Patto per Jesi e Per Jesi, per ragionare sui riflessi economici e sociali sul territorio della prossima apertura nel 2025 dell’hub del gigante dell’e-commerce.
Amazon e la rotaia
Tanti i temi, tra questi quello più volte sollecitato dal sindaco Lorenzo Fiordelmondo, i cui saluti hanno aperto il confronto, del trasporto su rotaia di merci e persone dirette al centro logistico della Coppetella. «Non ci sono preclusioni all’incontro e al coinvolgimento – ha detto sul punto il presidente della Regione Francesco Acquaroli – ma ho interloquito anche in questi giorni con le ferrovie e occorrono dati e numeri sui flussi legati all’hub: quante persone ci lavoreranno, da dove arriveranno, che mezzi intenderanno utilizzare. Il confronto deve partire dalle informazioni». Stessa lunghezza d’onda per Roberto Laghezza, responsabile sviluppo infrastruttura centro sud di Rfi, presente invece dell’annunciato a.d. Gianpiero Strisciuglio. «Infrastruttura e investimenti ci sono, sia per le merci sia per i viaggiatori – dice Laghezza – ma serve una analisi completa della mobilità interessata dall’hub». Fiordelmondo aveva ricordato: «In Amazon troviamo un player di primo livello non solo sul tema dello sviluppo economico ma anche su quello delle sue politiche per la sostenibilità. Abbiamo scritto una lettera insieme a 21 sindaci, ho ricevuto risposta da Trenitalia ma non ancora da Rfi, è chiaro che il confronto va fatto nelle istituzioni».
Amazon, Bacci
L’ex sindaco Massimo Bacci era tra gli ospiti più attesi del convegno e ha ricordato il percorso, anche molto travagliato, che ha infine portato all’approdo di Amazon alla Coppetella. Sul tema viabilità ha detto: «Con le valutazioni effettuate da un player del calibro di Amazon, non credo che ci saranno problemi particolari». Poi il riferimento sulla polemica quanto all’impianto di bonifica di terreni che Edison vuol realizzare alla Zipa: «Amazon ci ha scelti, oggi ci sceglie Edison dopo quello che qui ha già fatto con la Turbogas. Sarebbe meglio avere un’altra Amazon, che Edison». Da Acquaroli, il grazie a Bacci: «Su Amazon si è caricato sulle spalle il peso in una fase in cui si era a un punto critico. Ha sempre creduto fosse l’occasione vera di rilancio economico per la Vallesina».
Amazon, Baldassari
Il presidente di Istao e già vice ministro all’economia Mario Baldassarri, sullo sbarco del colosso e sul suo significato per tutta la regione, ha messo in guardia spingendo sul cavallo di battaglia delle infrastrutture: «Attenzione, perché la scelta di Amazon è stata naturale, non poteva che guardare qui nel momento in cui il baricentro dell’Europa si sposta sul Mediterraneo. Ma senza l’alta velocità Bologna- Bari, con la Orte – Falconara a binario unico e un’autostrada incompleta rischiamo la cattedrale nel deserto e di perdere l’occasione unica di avere dieci, venti, cento Amazon».
Interventi tecnici quelli di Anna Masutti, Università di Bologna, e Massimiliano Colombi, sociologo: Amazon rimette in moto mercato del lavoro e immobiliare, richiede indotto tra trasporti, mensa, pulizie e vigilanza, ne può essere interlocutore nell’innovazione dei servizi sociali una infrastruttura immateriale preziosa come Asp. Ma attenzione perché chi esce dal lavoro in Amazon è difficilmente ricollocabile e ne esistono capannoni completati ma mai aperti: i cambiamenti di politiche sono repentini».
Amazon, Stronati
Il presidente di Interporto Massimo Stronati ha fatto il punto: «Oggi c’è un piano industriale condiviso con sindaci e stakeholder economici ma vanno insieme sviluppo e ecosostenibilità, una carta da giocare l’idrogeno». E poi, con riferimento alla protezione delle forze dell’ordine per le minacce ricevute: «Un periodo critico, ne sento il peso. Grazie alle forze dell’ordine che mi proteggono ma anche, devo dire, alla città, nei cui sguardi leggo grande comprensione».
Tra gli interventi, nella serata moderata dal giornalista Maurizio Socci, anche quello del neo eletto al Parlamento europeo Carlo Ciccioli.