JESI – «Vuoi tu che il Comune di Jesi, in adempimento da quanto previsto nel testamento del signor Cassio Morosetti, proceda allo spostamento della fontana con i leoni e l’obelisco da Piazza Federico II a Piazza della Repubblica, lasciandola lì per sempre?». Questo è il quesito proposto da Pd e Jesi in Comune per un eventuale referendum popolare. Domani, 30 novembre, il consiglio comunale sarà chiamato ad esprimersi sul coinvolgimento dei cittadini in merito alle volontà del compianto fumettista. Se dovesse essere bocciato, vi sarebbe solo la possibilità di proporre un referendum abrogativo raccogliendo duemila firme. Per annullare, appunto, quanto si potrebbe decidere in aula consiliare.
L’amministrazione ha già annunciato infatti un atto di indirizzo, da mettere al voto, al fine di accettare il lascito di due milioni e avviare l’iter per concretizzarlo. «Serviranno, partendo da subito, almeno sette mesi per assolvere alla parte burocratica e all’intervento di traslazione della fontana – ha evidenziato il sindaco Massimo Bacci -. Abbiamo necessità, insomma, di partire immediatamente se si vuole dar seguito al lascito. Organizzare un referendum richiederebbe circa un paio di mesi. Coinvolgere i cittadini con questa modalità significherebbe di fatto respingere l’eredità. Sarebbe, in sostanza, un coinvolgimento superfluo. Non avrebbe senso e, stando alle norme anti-Covid, indirlo a metà febbraio, perché prima non si può, vorrebbe dire rinunciare a queste somme. Credo invece che, per una questione di rispetto, ci si debba esprimere. Siamo chiamati ad assumerci una responsabilità».
Non si sposterà solo la fontana con i soldi di Morosetti, che dovrà comunque essere in piazza della Repubblica ed erogare acqua entro il 22 luglio 2021 (pena la perdita del lascito). Con le somme restanti, circa 1,2 milioni di euro, il Comune intende riqualificare le due piazze oggetto della vicenda, realizzare la casa della musica e dell’arte al teatro Moriconi, rendere visitabile la cisterna romana e riportare sopra l’Arco del Magistrato una statua della Madonna di Loreto realizzata nel 1657 e rimossa dalla facciata del palazzo comunale per volontà della Giunta in carica nel 1901.
«Cassio Morosetti – è il parere del sindaco Bacci – aveva capito che vi era la volontà, condivisa da una parte rilevante della popolazione, di spostare la fontana, ma mancavano le risorse. Non è un caso che, negli anni, sia sempre entrato in un dibattito comunque vivo, a prescindere da lui. Non si è mai realizzata questa traslazione solo per motivi di natura economica. Personalmente, ci è stata data una cifra importante, è denaro pubblico da poter spendere. E faccio fatica a pensare che un amministratore pubblico possa rinunciarvi».
Si preannuncia battaglia in consiglio comunale. La seduta inizierà alle 11.15 e potrà essere seguita in streaming.