JESI – No a palazzo Carotti e al Mestica, sì all’ex liceo artistico di Montecappone. È quanto propongono un centinaio di mamme e papà (116 per la precisione) degli alunni iscritti alla scuola Martiri della Libertà, ancora chiusa per ristrutturazione. Una delegazione dei genitori sarà venerdì 26 giugno davanti al consiglio comunale per provare a incontrare sindaco o assessori.
«Un gruppo considerevole di genitori della Scuola Martiri della Libertà esprime il proprio dissenso di fronte alla soluzione paventata dall’amministrazione comunale di trasferire i nostri figli presso gli edifici di Palazzo Carotti – Istituto Mestica in Piazza Duomo, nel pieno centro storico di Jesi – scrivono in una lettera aperta -. Accogliendo le segnalazioni delle nostre insegnanti reputiamo che tali edifici (soprattutto Palazzo Carotti) non siano idonei ad una buona didattica e non rispettino molti dei requisiti necessari per un edificio scolastico. Inoltre, come immaginiamo possa risultare evidente a tutti, la posizione centrale di questa soluzione non rende facile l’accesso a tali edifici per 200 famiglie che non risiedono nelle zone limitrofe, ma anzi provengono dalla periferia ovest della città, con un aggravio di traffico per una zona a traffico già congestionato. Invitiamo quindi l’Amministrazione Comunale a rivalutare ipotesi alternative, come ad esempio il Seminario Vescovile di Via Montecappone (ex Istituto d’Arte) che la Curia, stando alla Pec inoltrata dal nostro Preside dott. Rossi, sembra disposta a sistemare a proprio carico, per accelerare i tempi burocratici dei lavori. Tale soluzione immaginiamo troverebbe il consenso, oltre che di noi genitori, degli insegnanti e del nostro preside, anche dei presidi degli altri Istituti Scolastici che non si vedranno più privati di loro spazi didattici. Inoltre tali spazi potrebbero tornare utili anche in futuro agli istituiti con plessi che saranno oggetto di lavori di consolidamento strutturale e adeguamento sismico, come da piani del Comune. L’invito all’Amministrazione è di avere un’ottica di lungo periodo, non di “vivacchiare” giorno per giorno, per evitare nuove situazioni come la scuola di via Asiago».
In vista del consiglio comunale di venerdì 26 giugno, pertanto, che andrà ancora in scena in videoconferenza, una piccola delegazione dei genitori sarà davanti al municipio. «Chiediamo che possa essere ricevuta ed esprimere le idee ai nostri rappresentanti comunali, di ogni schieramento politico, per far sentire la propria voce unanime – l’auspicio di mamme e papà della Martiri della Libertà -. Invitiamo tutte le famiglie jesine sensibili alla problematica, che oggi riguarda noi, ma domani potrebbe riguardarli, ad unirsi , facendo rimbalzare le nostre istanze sui vari social e magari partecipando alla nostra mobilitazione fuori dal Comune durante la seduta consiliare. Invitiamo a partecipare tutti gli insegnanti ma anche i presidi degli altri Istituti per far sentire unanime la nostra voce».
Il dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Carlo Urbani, Gilberto Rossi ha già scritto infatti all’amministrazione comunale. «Da contatti intercorsi con Don Giuseppe Quagliani, vicario del Vescovo di Jesi, e con Emiliano Togni, economo della Curia vescovile, ho appreso che il Seminario Vescovile è disposto ad eseguire, in tempi rapidi e prima dell’inizio delle lezioni del prossimo anno scolastico, i lavori di ristrutturazione dello stabile di via Montecappone (ex Istituto d’Arte) per accogliere il Plesso Martri della Libertà. Secondo la proposta avanzata dalla Curia, l’edificio sarebbe poi concesso all’Amministrazione comunale che in cambio corrisponderebbe al Seminario un affitto annuale. Tale possibilità è stata prospettata all’Amministrazione comunale al termine del sopralluogo effetuato in data 5 giugno 2020 la quale, come confermato da Don Giuseppe Quagliani e da Emiliano Togni, non avrebbe valutato positivamente tale proposta. Dal momento che né il Dirigente né il Presidente del Consiglio di Istituto del “Carlo Urbani” sono stati messi al corrente della disponibilità manifestata dal Vescovo di Jesi, chiediamo all’amministrazione comunale di percorrere senza indugio questa via per i seguenti motivi: lo stabile accoglierebbe il naturale bacino di utenza del plesso Martri della Libertà e potrebbe ospitare le classi nella loro interezza, data l’ampiezza delle aule a disposizione, senza costringere l’Istituto a complicate soluzioni di costruzione dell’orario; verrebbero risolti problemi di trasporto scolastico con notevole risparmio da parte dell’Amministrazione comunale; verrebbero superate le criticità evidenziate in Palazzo Carotti, da parte nostra dettagliatamente comunicate all’Amministrazione comunale; consentirebbe all’Istituto di programmare la ripresa dell’attività didattica, cosa attualmente impossibile non sapendo al momento quale sarà la futura collocazione del plesso Martiri della Libertà; verrebbero risolti tutti i problemi di natura didattica sollevati dal corpo docente; consentirebbe al Dirigente e alla Rspp di non perdere ulteriore tempo nell’analisi tecnica di ulteriori ipotesi. Certi che l’Amministrazione comunale terrà in debita considerazione le nostre proposte, porgiamo distinti saluti».
Il sindaco Massimo Bacci e l’assessore ai servizi educativi Marisa Campanelli, intanto, hanno ricevuto questa mattina la dirigente dell’Istituto Comprensivo Lorenzo Lotto ed i rappresentanti di insegnanti e genitori che hanno voluto manifestare la loro posizione in ordine al possibile utilizzo dei propri plessi scolastici da parte di alunni di altri Istituti Comprensivi, con particolare riferimento al Mestica. «Sindaco e assessore – fa sapere l’amministrazione – hanno preso atto delle preoccupazioni espresse dai presenti. Hanno anche ribadito che si resta ancora in attesa delle linee guida del Ministero dell’Istruzione di cui ieri è stata definita una prima bozza. Solo una volta che saranno completati tutti i passaggi istituzionali e le linee guida diverranno definitive, si potrà avere un quadro esaustivo della situazione che ad oggi non è in alcun modo chiaro. A quel punto l’Amministrazione comunale convocherà i dirigenti dei quattro Istituti Comprensivi per analizzare le varie situazioni, prendere in esame eventuali criticità e condividere le possibili soluzioni».