JESI – Ripartenza delle scuole ai tempi del coronavirus, i genitori della materna di Santa Maria del Piano scrivono al sindaco Massimo Bacci. Diverse le questioni affrontate, mentre il Comune sta cercando di trovare aule e ricavare nuovi spazi da utilizzare per far fronte all’emergenza sanitaria.
«Poiché a settembre è previsto il rientro in classe degli alunni, siamo a chiedere quali soluzioni si intendono adottare per garantire il distanziamento sociale durante le lezioni visti i ridotti spazi della struttura – scrivono alcune rappresentanti di classe rivolgendosi al sindaco Bacci – . Infatti, i soli locali fruibili si trovano a piano terra e trattasi delle 2 aule, della sala mensa e di una piccola aula/laboratorio, mentre il piano primo, dove si trova il salone psicomotorio, non è stato recentemente utilizzato a scopo precauzionale poiché sembra ci siano delle criticità di tipo statico. La scuola è inoltre dotata di un giardino non fruibile però in caso di maltempo. Come può riscontrare anche Lei, la capacità di utilizzo dell’edificio è limitata e, a nostro avviso, non completamente idonea ai bambini della fascia di età 3-5 anni. Essendo presente un giardino molto apprezzato sia dalle docenti che dai bambini, ci permettiamo di chiedere se sia possibile prevedere l’installazione di una struttura removibile, e quindi temporanea, tipo gazebo chiuso o tendone che possa permettere l’uscita all’aperto anche durante i giorni di maltempo garantendo il distanziamento sociale mediante lavori in piccoli gruppi».
Non solo. «In relazione a quanto sopra esposto circa il primo piano della struttura della scuola di Santa Maria del Piano – proseguono i genitori -, siamo a chiedere informazioni in merito alla stabilità della struttura e del solaio del primo piano. Siamo a chiedere che tipo di prove statiche siano state eseguite nel 2009 successivamente al sisma e il relativo esito e se sia stato verificato se la struttura necessiti o meno di lavori di adeguamento sismico».
Infine, le rappresentanti di classe chiedono a che punto sia la realizzazione del polo per l’infanzia 0-6 anni presso il parco del Verziere.