JESI – Piazza delle Monnighette strapiena per lo spettacolo di Giorgio Montanini, il comico fermano invitato a Jesi dall’associazione musicale Valvolare e Hemingway Cafè, con la collaborazione della Fondazione Pergolesi Spontini.
Già stato a Jesi diversi anni fa, ospite dell’associazione culturale Reasonanz (che poi ha lasciato la città per spostarsi a Loreto, ndr), Montanini ha portato sul palco dell’arena delle Monnighette quella satira pungente e attuale che tocca nel vivo i temi più controversi. Un’ora e mezza per l’anteprima tour 2018, aperto da un altro comico, Stefano Tosoni. Volgare, urticante, una comicità che fa scottare la sedia, quella del comico satirico che non ha risparmiato Papa Bergoglio, riscuotendo l’applauso del pubblico, che ha puntato il dito verso i beni effimeri della società capitalista, sfaldando certezze e luoghi comuni, invitando il pubblico a riflettere sulla guerra ai poveri, vittime come tutti di una società che arricchisce pochissimi. Uno spettacolo in cui «cambio sempre qualcosa per fare in modo che diventi un gioiellino». Hai iniziato da piccoli locali, poco pubblico, ed eccoti richiesto dappertutto. Quale il segreto del tuo successo? «Nessun segreto, se un artista fa passi avanti si vede che ha qualcosa da dire». Dopo il successo di Antonio Rezza e Flavia Mastrella con “Pitecus”, il connubio Valvolare e Hemingway fa registrare un altro grande successo, segno evidente a giudicare dalla risposta che la città ha bisogno anche di eventi culturali come questi.