JESI – «Dal 25 novembre, Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, a tutto il fine settimana saranno davvero tante le iniziative sul tema in città, frutto mai come quest’anno di un grande impegno. Ne siamo orgogliosi, consapevoli che la lotta alla violenza sulle donne passa dal coinvolgimento degli uomini». Così l’assessora alle pari opportunità del Comune di Jesi, Marisa Campanelli, nel presiedere alla presentazione del programma.
Presidente della Consulta per le Donne e per le Pari Opportunità, Gianfranca Schiavoni presenta l’incontro di venerdì 26 novembre alle 18 a Palazzo della Signoria, “Uomini Maltrattanti. Possibili CambiaMenti”: «Un convegno organizzato per riflettere sulla tragedia del femminicidio e della violenza sulle donne e cercare di rispondere alle domande in ognuno di noi: perché? Quali le cause scatenanti? Che armi abbiamo per redimere questi uomini? Attraverso lo scrittore Mario Simoncini dell’associazione nazionale Maschile Plurale, che per prima e da anni si occupa del trattamento degli uomini che hanno agito con violenza contro le donne, cercheremo di conoscere, in un’indagine antropologica e culturale nel mondo e nei modelli maschili. La criminologa Margherita Carlini, psicologa del Centro Antiviolenza e responsabile dello sportello anti-stalking di Ancona, tratteggerà le caratteristiche ricorrenti del maschio violento, i segnali che devono mettere in allerta, i fattori di rischio sui quali i centri antiviolenza possono lavorare per evitare le recidive. Antonella Ciccarelli psicologa, criminologa e coordinatrice del progetto V.O.C.E., che si occupa da anni di progetti di recupero nel nostro territorio, ci racconterà cosa spinge un uomo violento ad accettare un percorso riabilitativo, le dinamiche parentali e i rapporti con i figli che lo motivano in tale convincimento». Assenti quest’anno dal programma le iniziative della Casa delle Donne e dello Sportello Antiviolenza (rimaste fuori dalla Consulta per le donne), Gianfranca Schiavoni assicura: «Sono realtà che abbiamo incontrato e con le quali c’è comunque collaborazione».
La presidente Catiuscia Ceccarelli presenta il programma proposta da Fidapa Jesi: «Sabato 27 novembre alle 17,30 alla Galleria degli Stucchi di Palazzo Pianetti si terrà il talk “Italia, Siria, Afghanistan: la guerra delle Donne. Dal femminicidio al terrorismo, testimonianze e proposte per salvare vite”, col patrocinio del Comune e degli Ordini dei Giornalisti e degli Avvocati. Interverranno la giornalista italo-siriana Asmae Dachan, in collegamento l’inviata di guerra Barbara Schiavulli, le legali Antonella Ricci e Virginia Reni, nostre socie. Vogliamo approfondire la condizione femminile con uno sguardo internazionale, per sottolineare come la violenza sulle donne sia un crimine e una violazione dei diritti umani. Quello stanno subendo le donne afgane non ci lascia indifferenti, come non ci lasciano indifferenti i soprusi subiti da più di dieci anni dalle donne in Sira. Racconteremo cosa sta accadendo in questi due Paesi e faremo un focus su quella che è a tutti gli effetti una vera emergenza sociale nel nostro, il femminicidio».
Isabella Badiali racconta le iniziative che coinvolgeranno Associazione Willer & Carson, Stupor Mundi e Circolo Cittadino: «Proporremo tre momenti: sabato 27 alle 10 al Circolo il convegno “E tu che fai?”, in cui il tema della violenza contro le donne verrà affrontato discutendo e riflettendo sulle persone vicine, amici, parenti, conoscenti, su quanto facciano o evitino di fare al sorgere o all’accadere di questi fatti drammatici. I lavori saranno aperti da un omaggio in musica alle donne vittime di violenza da parte di Gastone Pietrucci e Marco Gigli de La Macina. Sempre sabato al Circolo alle 21.30, sarà inscenato lo spettacolo “Il nome potete metterlo Voi”, scritto e diretto dal regista Mauro Monni e rappresentato in contemporanea in 50 città italiane, di cui Jesi è l’unica marchigiana. Domenica 28 alle 10 “L’inferno delle Donne”, letture e musica per raccontare la violenza sulle donne con i versi di Dante Alighieri».
Al Circolo Cittadino, giovedì 25 novembre alle 19, l’appuntamento organizzato dal Soroptimist, “Donne oppresse”. «Per capire- spiega Katya Mastantuono– che tipo di oppressione vivono le donne nel 2021, da quelle afgane o rifugiate a quanto accade in ambito lavorativo. Interverranno Simona Lanzoni, vice presidente di Fondazione Pangea, su “La condizione delle donne rifugiate: da cosa fuggono e di cosa hanno bisogno”, Daniela Poggio, global communication executive director di Angelini Pharma, su “Diversità di genere e mondo del lavoro”».
L’artista Silvia Fiorentino, di Metodo Effe, presenta “Conversazioni contemporanee. Abitare il pensiero, vivere l’arte”, a Palazzo Santoni dal 25 al 28 novembre. «Un progetto di studio e ricerca che ha coinvolto differenti professioniste del mondo della psicologia, arte, cultura, filosofia nella creazione di un pensiero rivolto alla complessità del mondo contemporaneo. Ogni pensiero è connesso ad una mia opera, esposta in uno speciale percorso visitabile per tutta la durata dell’iniziativa. Sono previsti tavoli di dialogo e di incontro con le donne e le associazioni che si occupano del femminile del territorio del comune di Jesi e della regione Marche, visite guidate, sessione di meditazione e un momento musicale. Il programma si chiuderà domenica 28, dalle 16, con un percorso guidato alla scoperta delle testimonianze artistiche e culturali femminili nella città di Jesi».
In città invece, a cura del collettivo Pensiero Manifesto, sono già presenti i manifesti della campagna “Qualcosa non va” contro la violenza sulle donne frutto dell’iniziativa realizzata a Bolzano nel 2020 dall’associazione Lungomare. .