JESI – In occasione della Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza – che cade il 20 novembre, anniversario dell’approvazione da parte delle Nazioni Unite della relativa Convenzione – l’amministrazione comunale ha avviato una serie di iniziative con le scuole jesine. Proprio lunedì 20, al mattino, il sindaco Lorenzo Fiordelmondo, l’assessora alla Partecipazione e Cittadinanza Attiva Loretta Fabrizi, il consigliere comunale Filippo Cingolani e Hajar Drissi, giovane attivista della campagna “Dalla parte giusta della Storia”, incontreranno studenti e studentesse delle classi terze delle scuole secondarie di primo grado per parlare di cittadinanza. La campagna punta a sensibilizzare come l’attuale legge per la cittadinanza italiana – la Legge nº 91 del 1992 – che regola l’acquisizione in base allo ius sanguinis, e cioè è italiano chi ha almeno un genitore italiano, a prescindere da dove sia nato, non rispecchi più l’attuale società italiana tenendo “in ostaggio vite e opportunità per il nostro paese”.
Di seguito il video di Hajar Drissi che spiega “Perché la cittadinanza non è solo un pezzo di carta”, già presente su Youtube. È rivolta invece alle classi quinte delle scuole primarie la visita nei giorni di martedì 21 e mercoledì 22 novembre nella sala consiliare. Oltre al sindaco saranno presenti l’assessora all’Istruzione Emanuela Marguccio, la presidente regionale di Unicef e la presidente del comitato regionale, rispettivamente Mirella Mazzarini e Paola Guidi. E proprio a proposito di Unicef, il Comune di Jesi aderirà all’iniziativa “Go Blue” con la quale la benemerita associazione invita le amministrazioni comunali ad illuminare di blu un monumento o un edificio della città per ricordare con un gesto simbolico che per ogni bambino, bambina e adolescente ogni diritto deve essere garantito e attuato. Di blu, per l’occasione, sarà colorata la fontana dei leoni.
Per sensibilizzare ragazze e ragazzi sulla cittadinanza attiva, inoltre, l’amministrazione comunale ha chiesto alle classi terze delle scuole secondarie di primo grado di proporre un nome al cavalcavia del Viale della Vittoria realizzando un breve elaborato. «Si coglie l’occasione per ringraziare le scuole che hanno accettato lo svolgimento delle iniziative dimostrando come sia importante avere uno stretto rapporto tra istituzioni al fine di condividere tutte quelle situazioni che possono garantire una migliore attività didattica e una crescita generale della nostra città», spiega l’amministrazione.