JESI- Siamo tutti chiusi in casa, e, dopo 12 giorni, questo stato di sospensione interno e panico esterno inizia a pesare. Cucinare, pulire, dormire, lavorare, scrivere, pitturare, per i più fortunati fare giardinaggio. Queste le attività che ci siamo ritrovati a praticare, anche se non appartenevano affatto alla nostra routine.
C’è anche la lettura, che oggi viene festeggiata con la sua giornata internazionale. Leggere, non riesce a tutti: si tratta di un momento di solitudine e concentrazione che, in questi giorni, può risultare quasi noioso. Ma accade che, in certi momenti, uno abbia voglia di leggere. E allora che cosa leggere? Quando uno non sa da dove iniziare, che libro può prendere in mano? Come non rischiare, poi, di imbattersi in un racconto che inquieta l’animo più di quanto già lo faccia la realtà?
Abbiamo ascoltato i consigli di Beatrice Cesaroni, direttrice della Biblioteca di Monsano, che ricorda subito cosa è la lettura: «Sopra la porta d’ingresso della Biblioteca di Tebe c’era scritto “Medicina dell’anima”. Ricordiamoci, oltre al cibo necessario per vivere e alle medicine che ci curano, di avere un libro accanto a noi per tenere alte le vibrazioni della nostra anima!».
Infatti Beatrice ammonisce: «Innanzitutto, letture positive! Non thriller o horror! Dobbiamo leggere ciò che ci fa stare bene e non alimentare pensieri ed emozioni di paura!».
In un momento in cui non si possono andare a comprare nuovi libri, «Inciterei a tornare ai classici che si hanno in casa o che sono facilmente reperibili online gratuitamente, che hanno segnato in qualche modo la nostra infanzia e che ora possono essere riletti con un nuovo spirito. Per esempio, io sto rileggendo L’isola di Arturo di Elsa Morante e sto ripescando nei ricordi dei passi che mi avevano estasiata da ragazza…».
Chi invece i classici li conosce già molto bene e ha voglia di qualcosa di nuovo?
«Per i ragazzi abbiamo attivato, nella pagina Biblioteca, la lettura online su facebook di libri per i più giovani. Per quanto riguarda lettura per i giovani (ma non solo…io li ho letti e me ne sono innamorata!) mi sento di consigliare i fantasy, perchè aiutano a pensare ad altro, ad allontanare l’attenzione verso altri mondi. Quindi The Giver, saga firmata Lois Lowry, o L’ultimo elfo e tutta la saga di Silvana de Mari. Ancora, la tetralogia di Bartimeus di Jonathan Stroud. Philip Pullman ha inoltre scritto la trilogia de La bussola d’oro di cui hanno fatto il film solo del primo volume ancora, ma è uscito recentemente Il libro della polvere che continua la narrazione.
Per gli adulti, ci sono libri intensi e scritti molto bene: Come pietre nel fiume di Ursula Hegi, i testi di Murakami. Per gli appassionati di cani, che in questi giorni sono fortunati nell’avere una scusa per sgranchirsi le gambe…Cani selvaggi di Helen Humphreys, un libro che è una poesia. Si può rispolverare anche l’Eleganza del riccio di Muriel Barbery visto che molti fanno una vita condominiale…».
E ti viene in mente un testo che tutti dovrebbero leggere in questo momento?
«Un toccasana, in questo specifico momento, è leggere Seneca e il suo De tranquillitate animi!».