JESI – Giulia Esposto ha appena 20 anni. Dal 2016 svolge servizio di volontariato alla Croce Verde di Jesi. Tra barelle e dispositivi medici, in sostanza, ha festeggiato la maggiore età. E non ha affatto intenzione di mollare. Al contrario. Nonostante la sua giovanissima età è molto determinata. E le sue idee sono già piuttosto chiare.
Giulia, innanzitutto complimenti per questo tuo spirito di servizio. Perché hai scelto la Croce Verde?
«Sostanzialmente per capire quale strada intraprendere in futuro. Inizialmente i timori erano tanti perché non amavo l’ambiente sanitario, ma con il tempo questo settore ha cominciato ad affascinarmi ed è diventata una vera e propria passione, un’esperienza utile per me stessa e, ovviamente, per le persone che quotidianamente aiutiamo».
Come si svolge la giornata-tipo in Croce Verde?
«Impossibile dirlo. Ogni giornata è diversa dall’altra, a parte le mansioni di pulizia, di check-list e di monitoraggio che si svolgono costantemente durante i turni. Ogni chiamata che ci arriva è differente».
Quali sono gli aspetti più difficili da gestire di questa professione?
«Nonostante certe situazioni possano mettere a dura prova, non vi sono aspetti difficili perché la preparazione acquisita permette di affrontare ogni caso con sangue freddo e determinazione, trasformando in gratificazione tutto ciò che si attua durante un intervento».
La domanda, a questo punto, è doverosa. Cosa vuoi fare in futuro?
«Il mio obiettivo è quello di apprendere sempre di più e di riuscire ad affrontare ogni situazione con professionalità e dedizione. Vorrei che ciò che faccio oggi con passione un giorno possa diventare un vero e proprio lavoro al servizio degli altri».