Si chiama “Guinefort” ed è il nuovo libro firmato da Francesca Ballarini, alias Nina, illustratrice freelance e visual artist di Jesi. Dopo aver illustrato nel 2020 “Piccolo Sonno” di Alessandro Riccioni per LupoGuido Editore e a marzo 2021 “Speranza” di Gianni Rodari, in occasione del centenario rodariano per Einaudi Ragazzi / Emme Edizioni, l’artista ha prestato segni, matite, colori e la sua straordinaria sensibilità poetica a una storia moderna, che affonda le radici nella fiaba classica, una storia fatta di cura, coraggio, fraterna complicità e determinazione, consigliata anche ai più piccoli.
Con i testi di Barbara Ferraro e le illustrazioni della Ballarini per LupoGuido Editore, “Guinefort” sarà in libreria dal 17 marzo. Il 22 marzo ore 14,30 sarà presentato dalle due autrici a Bologna, presso il “Bologna Children’s Book Fair”, evento di riferimento per chi lavora nel campo dell’editoria e dei contenuti dedicati a bambini e ragazzi. La presentazione con firma-copie avrà luogo presso lo stand della casa editrice (A26- Pad.26). Il giorno prima, stessa sede, l’artista marchigiana presenterà anche il suo libro “Piccolo Sonno”, insieme all’autore Alessandro Riccioni.
«È un progetto a cui abbiamo lavorato a lungo e che non vediamo l’ora di presentarvelo a Bologna – spiega la casa editrice -. La sua storia parte da lontano, fa il giro del mondo (o del quartiere?) e arriva a noi, carico di speranza».
«È la mappa di una strada lunga, una strada che forse non finisce mai, che è la lotta per chi amiamo, per ciò che amiamo», fa sapere Francesca-Nina.
Il libro narra la storia di due fratelli e di un cane. I ragazzini scappano di casa per trovare un rimedio che curi la loro mamma e che solo Guinefort, un cane magico che vive in Francia, può procurargli. Hanno con sé tutto il necessario: la mappa, il taccuino con le informazioni, la bussola di ottone del nonno, un po’ di spago, le matite con la gomma sopra, la macchina fotografica e il cioccolato fondente, che se è quello buono ha più vitamine della frutta. L’importante è non confondersi all’incrocio tra corso Svizzera e via Monte Bianco perché altrimenti, invece che in Francia, ci si ritrova in Germania e si perde la via.
Il nome del cane magico, “Guinefort”, si ispira a quello di un levriero vissuto nella Francia del XIII secolo. Secondo la leggenda, Guinefort era il cane di un cavaliere che aveva tentato di difendere il figlio del suo padrone da una vipera. La sua storia si diffuse e negli anni la sua tomba si riempì di ex voto: molte persone si convinsero infatti che il cane fosse santo e compisse miracoli per aiutare i bambini.