JESI – Una riflessione su criticità, potenzialità e futuro dell’Aeroporto internazionale di Ancona-Falconara partendo da un articolato lavoro di ricerca eseguito da tre studenti dell’IIS Galilei di Jesi indirizzo Liceo economico-sociale nell’ambito del “Progetto Aeroporto”.
«L’Istituto d’Istruzione superiore Galilei è una scuola contraddistinta da numeri prestigiosi – ha esordito il dirigente scolastico professor Luigi Frati – 150 tra personale docente e non, circa 900 studenti provenienti da un bacino di utenza molto ampio, laboratori scientifici all’avanguardia nazionale e internazionale. Oggi con gli indirizzi Biotecnologie Ambientali, sanitarie, sanitarie e della nutrizione (curvatura unica in Italia) e Liceo delle scienze umane con economico sociale (il più grande della regione Marche), l’IIs Galilei è pronto a rispondere alle nuove esigenze degli studenti, delle famiglie, della società». Il dirigente con un certo legittimo orgoglio ha ricordato alla platea i numerosi premi e ori mondiali nella ricerca scientifica sulla sostenibilità che l’istituto ha conquistato grazie ai suoi brillanti studenti, ultimo dei quali il 4° posto mondiale ad Atlanta “Usa regeneron Isef Atlanta 2022” la più importante manifestazione scientifica mondiale grazie al progetto dello studente Viorel Ionut Bohotic “Misurare il tempo con una mela”. Studenti eccellenti, come i tre del team del progetto sull’Aeroporto coordinati dal professor Luca Contadini.
«L’indagine condotta dai nostri studenti del Liceo delle scienze umane – conclude Luigi Frati – si prefigge di capire se, nel nostro territorio marchigiano, esista una sufficiente domanda che possa, plausibilmente, sostenere l’economicità organizzativa dell’aeroporto di Ancona- Falconara».
«Grazie a questo progetto vi è una stretta condivisione con il territorio, che è il futuro – sottolinea il neo direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per le Marche Donatella D’Amico – e con una semplice curvatura ai quattro indirizzi di studio si possono dare risposte alle esigenze del territorio: un futuro ancora tutto da scrivere per comporre un mosaico vincente» poi rivolgendosi agli studenti presenti li ha incitati «che la forza sia con tutti voi», indirizzandoli ai grandi obiettivi.
«Il progetto si è sviluppato seguendo due linee di lavoro – ha spiegato poi il coordinatore, professor Contadini – una dedicata al confronto con le strutture aeroportuali esistenti nel raggio di un centinaio di chilometri dall’aeroporto di Ancona-Falconara quali potenziali concorrenti attraverso una analisi degli aspetti economici e delle strutture degli aeroporti esaminati (Ancona-Falconara, Perugia, Pescara, Rimini, Forlì), la seconda linea ha visto coinvolte, attraverso la somministrazione di un questionario, le agenzie di viaggio quali primi potenziali “partner” con la struttura aeroportuale. Comprendere le dinamiche economiche e sociali che sottostanno a scelte sia politiche che imprenditoriali è stato per i ragazzi un momento di crescita sia professionale che personale, attraverso il quale hanno compreso l’importanza di essere cittadini attivi e propositivi per la realizzazione del bene comune, il quale può essere declinato attraverso molteplici attività e proposte come appunto questo progetto». Gli studenti hanno illustrato gli altri spunti della ricerca: il benchmarking dell’aeroporto Ancona-Falconara; la rottamazione di aerei per rilanciare il territorio di Fabriano; la riconversione da aeromobili civili a merci per sostenere l’arrivo di Amazon sul territorio; la costituzione di una Public Company per rilanciare il turismo territoriale marchigiano.
Entusiasta il capo di gabinetto del presidente della Regione Marche, Fabio Pistarelli che ha portato i saluti di Francesco Acquaroli: «Bene lo studio del passato dell’Aeroporto delle Marche ma ora dobbiamo guardare al futuro, l’aeroporto ha già fatto passi da gigante con il cambio di nome in “Ancona international airport”, c’è stato un raddoppio del numero di passeggeri rispetto al 2021-2022 tanto che ora tocca le 500.000 unità con una importante proiezione di sviluppo. Aperte nuove rotte e nuovi collegamenti con gli aeroporti di Roma, Napoli, Bologna e Milano che significa essere aperti al mondo. Grande la sinergia con il Governo Acquaroli, tanto che la Regione è la prima firmataria del protocollo d’intesa tra Porto, Aeroporto e Interporto. Il futuro sarà pieno di novità».
«Il prossimo anno – aggiunge l’amministratore delegato e direttore generale dell’International Airport di Ancona Alexander D’Orsogna – puntiamo a un incremento del numero dei passeggeri da 550mila a 700mila. Amazon rappresenta una bella opportunità: abbiamo realizzato un team che ha lavorato sinergicamente sui flussi intermodali, oltre quelli turistici. Legare le due modalità significa riposizionare l’aeroporto e la regione in maniera strategica a livelli nazionali ed internazionali. L’obiettivo è rendere l’Aeroporto una piattaforma in grado di riposizionare l’intera regione in un contesto strategico nazionale. L’aeroporto, nei prossimi tre anni, dovrà giocare un ruolo di primaria importanza in ambito regionale e nazionale, non dimentichiamo che a ottobre l’Enac ha preparato una bozza per il riposizionamento dell’aeroporto di Ancona, quale capofila strategico del network del centro Italia assieme agli scali di Pescara e Perugia. In Italia abbiamo 37 aeroporti commerciali e 13 reti. Vogliamo essere leader, adesso e in futuro».