JESI – Grande affermazione degli studenti dell’indirizzo di Meccanica Meccatronica ed Energia dell’I.I.S. “Marconi Pieralisi” di Jesi nelle Olimpiadi della Robotica, con il progetto DAFNE BOAT della classe 5MM, un mezzo che avrà la funzione di ripulire la superficie di laghi, stagni e raccogliere i rifiuti plastici. Il progetto si è classificato primo nella categoria Acqua della competizione organizzata dal Ministero dell’Istruzione in collaborazione con Scuola di Robotica. Tema principale dell’edizione 2020/21, la sesta, è stato l’ambiente, a partire dallo slogan Acqua Terra Cielo – Robot “Save the Planet!”.
A vincere le olimpiadi sono stati anche: nella categoria “Aria”, l’Istituto Tecnico Tecnologico ed Economico “A. Volta” di Borgonovo Val Tidone (PC) con il progetto GAS-KO, un casco attrezzato con sensori e led per avvisare il lavoratore che si stanno producendo e diffondendo sostanze tossiche pericolose; per la categoria “Terra” l’I.S.S. “A. Scacchi” di Bari con ARACHNE, un robot pensato per supportare il lavoro degli agricoltori, ottimizzando la piantagione e rendendola sito-specifica. Tutti i progetti presentati sono open source, con la possibilità di essere replicati, modificati e riprodotti per fornire ispirazione ad altre studentesse e studenti.
Le fasi finali delle Olimpiadi, a livello nazionale, si sono tenute il 9-10-11 giugno, in diretta streaming. I team di scuole provenienti da tutta Italia hanno progettato robot operanti in ambienti acquatici, terrestri o aerei. Gli obiettivi della competizione erano l’ideazione, la progettazione e la costruzione di prototipi di robot in grado di svolgere funzioni utili al miglioramento delle condizioni ambientali del nostro pianeta e delle condizioni di vita dell’uomo su di esso, rilevando ad esempio dati in maniera sensibile e in luoghi irraggiungibili. Anche quest’anno la finale della competizione è stata trasformata in un Hackathon online per permettere la partecipazione da remoto ai team finalisti. Le squadre hanno ricevuto nelle proprie scuole un kit didattico robotico e hanno partecipato a una formazione online dedicata a machine learning, big data e intelligenza artificiale, disegno 3d e programmazione.
Il progetto “Dafne Boat” è stato sviluppato da Leonardo Pierella, Mattia Lucchetta, Jeremi Rossi, tre studenti di quinta classe del “Marconi Pieralisi”, con il concorso dei loro compagni della 5MM, ed il supporto del docente di Progettazione Meccatronica, il prof. Giuliano Fattorini. Si tratta di un Robot acquatico che dispone di un accessorio in grado di raccogliere la plastica dall’acqua ed è possibile un suo pilotaggio da remoto anche grazie all’installazione di una microcamera collegata ad un visore per sfruttare le tecniche di realtà aumentata.
Dafne Boat – così si legge nella presentazione online fatta dai giovanissimi inventori, è «un piccolo Robot per una grande sfida». «Dafne – raccontano – apparteneva alle Naiadi, un tipo di Ninfa femminile associata prevalentemente all’acqua ed alla purezza e limpidezza di questo elemento fondamentale per la vita sul nostro pianeta; pertanto abbiamo voluto accettare questa ‘Challenge’ e provare di realizzare un piccolo robot per il recupero della plastica dagli specchi d’acqua. Ovviamente il nostro è un piccolo Robot che non sarà in grado di ripulire i nostri mari e corsi d’acqua… ma pur sempre anche un grande cammino inizia sempre con un piccolo passo».
«Se la plastica non viene correttamente smaltita o riciclata persiste molto a lungo nell’ambiente. Basti pensare che il tempo di degradazione di una bottiglia di plastica può variare fra i 100 e i 1000 anni», avvertono i ragazzi. Si stima che ogni anno tra 5 e 12 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica vengono gettati in mare e quindi che ne siano già stati accumulati oltre 150 milioni di tonnellate negli oceani di tutto il mondo. Il 2-5 % di tutta la plastica prodotta finisce quindi negli oceani, di cui una parte sotto forma di microplastica, anche quest’ultima purtroppo in costante aumento.
Spiegano Leonardo, Mattia e Jeremi: «Da subito ci è piaciuta la competizione promossa dalla Scuola di Robotica di Genova, inerente alle Olimpiadi della Robotica, perché affronta un tema di vitale importanza e nello stesso tempo permette a noi giovani di poterci confrontare con altri studenti per trovare delle possibili soluzioni a questo grave problema come l’inquinamento della plastica nei mari e fiumi del nostro pianeta. Il prototipo da noi realizzato è un mezzo molto simile ad un hovercraft che avrà la funzione di ripulire la superficie di laghi, stagni e anche fontane dalle materie plastiche. Controllato a distanza tramite radiocomando e telecamera “Foxer Razer”, con apposito visore “Eachine”, Dafne Boat realizzerà il suo compito grazie ad una griglia posta sulla parte anteriore la quale andrà a raccogliere i rifiuti plastici. Questo tipo di impianto propulsivo, è particolarmente adatto per imbarcazioni dove è richiesta una notevole spinta. Nel nostro caso usiamo un’elica con mantello girevole il quale svolge pure la funzione di timone».
L’affermazione della scuola di Jesi ha ottenuto anche il plauso del direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per le Marche, Marco Ugo Filisetti, che in una lettera inviata al dirigente dell’istituto, Ing. Corrado Marri, ha scritto: «Esprimo vivo compiacimento, per il brillante risultato conseguito dagli studenti della Istituzione scolastica da lei presieduta alla sesta edizione delle Olimpiadi di Robotica, con il progetto DAFNE, classificatosi primo nella categoria Acqua. Voglia estendere i miei ringraziamenti per l’impegno profuso agli studenti e ai loro docenti che hanno permesso il raggiungimento di traguardi così importanti alla Sua comunità educativa, pur in un anno scolastico così complesso».