Jesi-Fabriano

Il commosso addio di Fabriano a Fausto Baldoni

Don Umberto Rotili: «Fausto non è morto inutilmente, nella sua vita ha lasciato tanti semi di bene», un passaggio dell’omelia

Un momento del funerale

FABRIANO – In tanti questa mattina per l’ultimo saluto a Fausto Baldoni morto a seguito di un’aggressione il 3 giugno scorso. Il funerale è stato celebrato questa mattina nella chiesa della Misericordia officiati dal parroco, Don Umberto Rotili. «Fausto non è morto inutilmente, nella sua vita ha lasciato tanti semi di bene», un passaggio dell’omelia. Dopo le esequie, il feretro sarà, quindi, cremato e poi tumulato nel cimitero di Santa Maria.

In attesa del feretro

I funerali

Un dolore composto quello dei familiari del 63enne rinvenuto cadavere nella stanza da letto della sua abitazione con evidentissimi colpi ricevuti in testa intorno alle 20 del 3 giugno scorso. Dall’autopsia è emerso che l’uomo era morto almeno 8-10 ore prima del suo ritrovamento. Quindi, nella tarda mattina di sabato 3 giugno. A ucciderlo ripetuti colpi alla testa con un oggetto contundente, sembrerebbe una lampada da camera. Accusata dell’omicidio Alessandra Galea, 49 anni, sua coinquilina in casa, fermata nella stessa serata del 3 giugno scorso. La donna abitava nell’appartamento con Fausto da due anni, ma erano solo amici e non avevano una relazione sentimentale. La Galea, che non era in casa nel momento in cui è stato scoperto il cadavere, è stata fermata dai carabinieri e, quindi portata in carcere, a Villa Fastiggi a Pesaro, con l’accusa di omicidio volontario aggravato dalla coabitazione. Durante l’interrogatorio di garanzia ha sostenuto di essersi difesa da un approccio sessuale e di aver allontanato da sé Baldoni, senza colpirlo alla testa. Dopo il nullaosta, questa mattina, le esequie nella chiesa che il 63enne ha sempre frequentato. «Siamo qui per celebrarne la memoria e vivere un po’ meglio la nostra vita che non sarà mai estranea al male che a volte ci precede e ci accompagna. Viviamo in un mondo in cui il male esiste: possiamo però imparare a vivere la vita con uno sguardo diverso. Anche nei drammi ci accorgiamo che la sapienza ci permette di vedere un volto inedito di Dio, sempre presente, nonostante tutto. La sapienza, quindi, è la nostra capacità che ci spinge a vedere ogni nostro gesto d’amore, di gentilezza, di umanità, come quelli di Fausto che ha fatto e lo hanno reso speciale, in tutto il quartiere. Tutti questi gesti rendono più luminoso questo mondo e ci permettono di lasciare un’impronta di bellezza. Grazie Signore per gli anni che ci hai dato di vivere con Fausto», le parole del parroco, Don Umberto Rotili.

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