JESI – Il consigliere straniero Kazi Fokhrul Islam è il più giovane seduto sugli scranni del consiglio comunale. Si è presentato alla cittadinanza con un discorso che ha fatto in occasione del primo consiglio comunale, non riuscendo a nascondere un pizzico di emozione.
«Ci tengo a presentarmi, a farmi conoscere», ha detto il 27enne nato in Bangladesh, residente a Jesi dal 2007 dove vive con la moglie e i genitori. Kazi Fokhrul Islam lavora alla Cab Plus di Monsano ed ha ottenuto 255 voti, a chi ha avuto fiducia in lui manda il primo messaggio: «Il mio primo obiettivo è non deludere chi ha avuto fiducia in me. Mi darò da fare per un’integrazione sempre più sentita e partecipata. Voglio rappresentare le istanze degli stranieri residenti in città che sono circa 4mila». La sensibilità in merito all’inclusione l’aveva già dimostrata durante la campagna elettorale: sul manifesto, infatti, c’era scritto “Per superare le differenze tutti insieme un passo alla volta”.
«La gestione di tante persone che provengono da Pesi diversi e culture differenti non è facile e neppure scontata: queste persone hanno bisogno di un punto di riferimento, una figura di unione che possa interpretare i loro problemi e che sappia tradurli in maniera efficace». Diplomato all’Itis di Jesi, Kazi conosce la storia della nostra città e, con la comunità bengalese, fa parte della Consulta della Pace che gli ha permesso di entrare in contatto con il mondo dell’associazionismo della nostra città.
«La storia di Jesi affonda le sue radici nella pace e nella tolleranza tra le genti – spiega – perché ha imparato ad ascoltare la voce di tutti e sa che sono nate nuove esigenze a cui prestare attenzione. Il mio compito come consigliere aggiunto sarà proprio questo: rappresentare le necessità della comunità locale in sede di consiglio».