Jesi-Fabriano

Il “Noli me tangere” rinasce grazie all’Ottica Carletti

Un’altra preziosa opera del patrimonio artistico culturale di Jesi sarà pienamente recuperata grazie al generoso apporto di un operatore commerciale, che si è avvalso delle opportunità previste dall’Art Bonus

JESI – Un’altra preziosa opera del patrimonio artistico culturale cittadino sarà pienamente recuperata e resa fruibile al pubblico grazie al generoso apporto di un mecenate che si è avvalso delle opportunità previste dall’Art Bonus. A darne notizia, oggi, è l’amministrazione comunale.

Si tratta del “Noli me tangere” di Arcangelo Aquilini, un dipinto a olio su tela centinata di notevoli dimensioni – cm 243×178 – oggi in pessime condizioni di conservazione. A sostenere l’intervento – pari a 9 mila euro – è l’Ottica Franco Carletti, a cui va il sentito ringraziamento dell’Amministrazione comunale. Si tratta già del quinto intervento – ma secondo per livello di spesa dopo il restauro della Deposizione di Lorenzo Lotto finanziata da Caterpillar – da quando il Comune, primo in Italia, ha attivato l’Art Bonus.

Arcangelo Aquilini (Jesi 1562- Spoleto 1611) è stato uno dei più rappresentativi esponenti dell’omonima famiglia, pittori per otto generazioni tra il XV e il XVIII secolo. A lui, recentemente, è stata ricondotta la produzione che, nello spoletino, andava sotto il nome di “Maestro di Porretta”. Fu Arcangelo Aquilini a farsi promotore con lo Zuccari e poi con il Pomarancio della fondazione dell’Accademia di San Luca.

È dunque particolarmente interessante che venga riscoperta una figura artistica appartenente ad una famiglia di pittori jesini ancora poco studiati. L’opera è  attualmente conservata nel deposito della Pinacoteca civica e il restauro permetterà di arricchire l’esposizione del museo che ad oggi non espone alcuna opera dedicata all’iconografia del “Noli me tangere”. L’intervento di restauro permetterà di sistemare la tela, il cui supporto tessile è distaccato dal telaio, con danni legati a tre cuciture longitudinali, forature e lacerazioni, cadute di materia pittorica diffuse su tutta la superficie, nonché stratificazioni di polveri e untume.

L’Art Bonus, come noto, è il decreto-legge che premia con un credito di imposta,  nella misura del 65%, quelle persone fisiche (nei limiti del 15% del reddito imponibile) o giuridiche (fino al 5 per mille dei ricavi annui) che effettuano erogazioni liberali in denaro per interventi a favore della cultura e dello spettacolo.
Nel sito internet del Comune di Jesi vi è l’elenco dettagliato dei beni che possono essere scelti da mecenati per sostenerne il recupero e la piena valorizzazione.