MAIOLATI SPONTINI – È partita la campagna #ILoveBLF, lanciata dall’Amministrazione comunale per sostenere la biblioteca La Fornace di Moie. Una struttura, il centro culturale “eFFeMMe23”, che negli anni è diventata un punto di riferimento per l’intera Vallesina, con una biblioteca capace di far registrare numeri da record, con un trend costante di crescita relativamente a numero di utenti, prestiti, eventi ed iniziative.
«Oggi molti l’hanno dimenticato ma senza investire in cultura, in sapere e in educazione – sottolinea il consigliere delegato alla Cultura Sandro Grizi – non ci può essere futuro per l’Italia. In una società che voglia essere realmente inclusiva i diritti di cittadinanza si realizzano anche attraverso una più forte partecipazione di tutti alla vita culturale. Questo è quello che è successo in un piccolo comune come quello di Maiolati Spontini quando 9 anni fa si è deciso di investire in cultura inaugurando il polo culturale eFFeMMe23».
Oltre alla biblioteca La Fornace il polo comprende l’Informagiovani, il Caffè letterario, la biblioteca privata del Gruppo Solidarietà specializzata in tematiche sociali, il deposito e il Binario 9 e ¾ dedicato principalmente ai bambini, la sala Joyce Lussu per le piccole conferenze e il tunnel utilizzato come spazio espositivo.
“Vuoi essere amico della biblioteca? Questo è il polo culturale eFFeMMe23. Noi ci crediamo… e voi?”. È l’invito che l’Amministrazione lancia agli amici de La Fornace. “Se credi che questo abbia un senso – si legge nel testo della campagna lanciata sui social network – per quello che puoi, sostieni in prima persona i progetti di sviluppo del polo. Per partecipare attivamente alla vita della tua comunità. Perché ci tieni alle biblioteche e ai servizi culturali e ad un luogo in cui le persone possono incontrare altre persone e fare formazione permanente attraverso circoli e corsi”.
L’Amministrazione comunale è impegnata nel coinvolgimento di privati in un ruolo di partner. Non semplici sponsor, ma soggetti che partecipino insieme alla biblioteca nel formulare le proposte culturali, in modo che «la nostra biblioteca – spiega la responsabile Stefania Romagnoli – possa esprimere le grandi potenzialità che le vengono riconosciute e che difficilmente il solo Comune potrà mai mettere in atto. Questi primi anni ci hanno confermato la nostra convinzione: i progetti non si condividono sulla carta ma conoscendoli nel concreto, verificandoli nel loro contesto interpretandone lo spirito»
La biblioteca La Fornace è l’organizzazione che «più di ogni altra sul territorio – ricorda il sindaco Umberto Domizioli – è in grado di offrire una così vasta gamma di risorse e servizi legati alla conoscenza, alla formazione e all’informazione. Sostenere la biblioteca significa dare impulso al territorio in cui operiamo perché la cultura e la conoscenza sono alla base dello sviluppo economico e sociale di ogni comunità».
Con l’hashtag #ILoreBLF, la biblioteca ricorda i “9 anni di Teatro, Chiacchiere, Giornali, Fotografie, Incontri, Libri, Spettacoli. Noi ci crediamo. E tu? Allora … mettici la faccia! (e permettici di scattarti una foto!)”. Si invitano, quindi, i cittadini a farsi uno scatto dentro una mega cornice di legno dove risalta la scritta “I Love Biblioteca La Fornace”. Un modo per testimoniare il proprio apprezzamento alla struttura. La prima a farlo è stata Stefania Sandrelli, protagonista nelle scorse settimane dello spettacolo “Il bagno” al Teatro Spontini di Maiolati Spontini. Ma fra i primi scatti famosi c’è anche quello di Serena Iansiti, interprete di Cento vetrine, Squadra Antimafia, Le tre rose di Eva, I bastardi di Pizzofalcone, Montalbano. “E tu … – chiedono dalla biblioteca – quando vieni a farti una foto?”.
«La campagna #ILoveBLF vuole dare un volto – spiega ancora il sindaco Umberto Domizioli – a tutti quelli che in questi 9 anni a vario titolo hanno frequentato la Fornace, per lavoro, per studio o semplicemente per svago». Ma è anche un modo per ricordare la possibilità dell’Art Bonus, come anche il bookcrossing, che la biblioteca promuove nei bar del Comune, sempre relativamente alla campagna #ILoveBibliotecaLaFornace”.