Sono state pubblicate sul sito web della Direzione Generale dello Spettacolo dal Vivo del MiBACT le assegnazioni del Fus (Fondo Unico dello Spettacolo) per l’anno 2017, ai sensi del D.M. Musica 1 luglio 2014 e del D.M. 30 settembre 2016.
Il Dicastero del Ministro Dario Franceschini ha assegnato alla Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi un contributo totale di circa 760.000 euro per la Stagione Lirica di Tradizione del Teatro Pergolesi e per il Festival Pergolesi Spontini, con un aumento di 50mila euro rispetto all’esercizio precedente, pari al +7% per ciascuna delle due voci, che è l’aumento massimo previsto dalla normativa. Per il 2017, il Festival Pergolesi Spontini riceve dal Fus un finanziamento di 197.975 (+12.975 euro sul 2016), e la Stagione Lirica di 561.506 (+37.506 euro).
Grande soddisfazione dell’amministratore delegato William Graziosi, che spiega: «L’incremento per l’aumento delle assegnazioni Fus è stato sostenuto dall’alto punteggio sia qualitativo che quantitativo riconosciuto dal Ministero ai programmi artistici della Fondazione. Un riconoscimento che premia il grande lavoro svolto nell’attività di produzione lirica, nella tutela della tradizione musicale, nella valorizzazione di linguaggi innovativi, nella promozione dei giovani artisti».
La Fondazione è l’unico ente di produzione lirica nelle Marche con un doppio contributo dal Fus erogato ogni anno dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per il Festival Pergolesi Spontini e per la Stagione Lirica di Tradizione del Teatro Pergolesi di Jesi.
Nata per diffondere nel mondo l’opera di Giovanni Battista Pergolesi e di Gaspare Spontini, l’azienda culturale di produzione e servizi per il territorio è attiva 12 mesi l’anno, con una attività molto variegata che spazia dalla ricerca musicologica alla produzione lirica, dalla didattica alla formazione, dalla gestione di teatri (di cui due a Jesi, il Teatro Pergolesi e il Teatro Moriconi) all’organizzazione di numerose stagioni di varia natura. Grazie alle attività di produzione o di ospitalità, e ai propri laboratori scenografici e di sartoria, la Fondazione è una “fabbrica culturale” che crea e garantisce lavoro, diretto e indiretto, per centinaia di persone, produce ritorno economico per tanti operatori del commercio, dell’artigianato e del turismo, valorizza l’immagine del territorio.