FABRIANO – Impianti fotovoltaici a terra a Fabriano e a Sassoferrato, la politica si muove. Dalla Regione approvata la nuova normativa. Dal comune di Fabriano l’iniziativa per la presentazione di una legge di iniziativa popolare, con il testo ancora da definire. «Un’importante ipoteca per la salvaguardia dell’ambiente, del paesaggio, del nostro patrimonio naturalistico, delle eccellenze derivanti dall’agricoltura e dei siti di interesse storico-culturale. Tutto questo rappresenta la Legge regionale approvata ieri (19 marzo) dall’Assemblea consiliare delle Marche sull’installazione degli impianti per le energie rinnovabili. Province e Comuni, penso agli ultimi casi a Sassoferrato e Fabriano, ma anche Sant’Angelo in Vado e tra Fano e Cartoceto nel pesarese, l’area di Valdaso nel fermano, dovranno adeguarsi e, comunque, dovranno tenerne conto.
Una vittoria di tutti in attesa dei Decreti attuativi a livello nazionale», le parole di commento del consigliere regionale di FdI, Carlo Ciccioli. «Nessuno è contrario allo sviluppo delle energie rinnovabili, esattamente il contrario. Ma occorre normare il tutto per evitare speculazioni che vadano a deturpare il nostro paesaggio collinare ed appenninico, sottraendo inoltre terreni vocati all’agricoltura. I nostri territori regionali sono particolarmente vocati per le produzioni agricole grazie alle peculiari condizioni climatiche e socio-economiche, oltre a vantare prodotti di eccellenza nel campo vitivinicolo ed agroalimentare che oramai da decenni costituiscono punti di forza della nostra Regione, che saranno salvaguardati con questa nuova Legge regionale. Credo che i cittadini marchigiani si attendessero una risposta dalla politica. Noi del centrodestra abbiamo agito con una normativa regionale con norme chiare alle quali a chi spetta di rilasciare le autorizzazioni a progetti del genere, deve adeguarsi», conclude Ciccioli.
Il Comune
Il Sindaco di Fabriano Daniela Ghergo promuoverà la presentazione in Parlamento di una proposta di legge di iniziativa popolare volta a modificare l’attuale normativa che regolamenta l’installazione di impianti di energie rinnovabili. «La collocazione di impianti per la produzione di energia rinnovabile – dichiara il Sindaco – è una questione sulla quale si sta molto dibattendo soprattutto nei territori delle aree interne, che presentano zone di grande interesse paesaggistico scarsamente popolate, in quanto la normativa esistente non riesce a garantirne la tutela rispetto alla possibilità che vengano installati impianti impattanti sotto il profilo estetico e pregiudizievoli per residenti e imprenditori agricoli. I Sindaci sono privi di strumenti per intervenire nei casi in cui i piani regolatori esistenti, spesso vetusti e inadeguati, collochino aree industriali in zone del tutto inidonee. È il caso di Fabriano, che ha un piano regolatore del 1989, quando la città era in forte crescita economica e demografica, che incomprensibilmente colloca le aree industriali nelle più belle frazioni del territorio, dove nessun insediamento industriale si è mai sviluppato. Poiché la normativa consente la collocazione di impianti di energia alternativa nelle zone qualificate come industriali, e poiché la modifica di un piano regolatore implica un procedimento lungo e costoso, il territorio rischia nel frattempo di essere invaso da impianti che, pur essendo legittimi, lo deturperebbero. È pertanto necessario apportare correttivi urgenti alla normativa esistente. Di fronte all’incomprensibile inerzia del legislatore nazionale e regionale, la proposta di legge di iniziativa popolare rappresenta lo strumento che può consentire la salvaguardia dei territori delle aree interne, i cui cittadini possono attivarsi e mobilitarsi in termini propositivi per apportare correttivi alle norme esistenti. È indispensabile aprire il dibattito e coinvolgere i Sindaci e i cittadini residenti nei territori montani, i giovani, le associazioni, il mondo produttivo, affinché si prenda coscienza del problema e si agisca per arginarlo, in termini propositivi. Se vogliamo ridurre le emissioni da carburanti fossili, se vogliamo arginare i cambiamenti climatici e salvaguardare il pianeta per dare un futuro alle nuove generazioni, dobbiamo guardare con favore agli impianti eolici e fotovoltaici. Ma dobbiamo evitare che la loro installazione pregiudichi il paesaggio, danneggi i residenti o le produzioni agricole. Per tale ragione, con il sostegno delle forze politiche che vorranno aderire a questa battaglia di civiltà, chiederemo ai Comuni delle aree interne e montane italiane di unirsi a noi nella presentazione di un progetto di legge che vada a colmare i vuoti normativi esistenti e che tuteli i nostri territori», conclude il sindaco di Fabriano, in attesa della presentazione del testo, senza il quale non è possibile iniziare la raccolta delle firme.