Jesi-Fabriano

Impianto rifiuti alla Zipa di Jesi, Confindustria: «Scarsa trasparenza dell’amministrazione, chiediamo un tavolo permanente»

Al professor Francesco Fatone di UnivPm l’incarico di analizzare la documentazione depositata dalla società richiedente, valutare la tipologia di rischi collegati ad un simile impianto e eventuali anomalie

Jesi, via dell'Industria

JESI – Impianto di trattamento rifiuti e bonifica di terreni prospettato alla Zipa, il Comitato territoriale Vallesina di Confindustria Ancona chiede un tavolo permanente di confronto con l’Amministrazione di Jesi, accusata di «scarsa trasparenza».

«Il Comitato Territoriale della Vallesina di Confindustria Ancona presieduto da Veruska Anacleti, riunitosi oggi anche alla presenza del Presidente di Confindustria Ancona, Pierluigi Bocchini – rende noto l’associazione industriali – intende esprimere forte preoccupazione nei confronti della possibilità di insediamento di un impianto per il trattamento di rifiuti, anche pericolosi, nel cuore della Zona Industriale ZIPA di Jesi. Le perplessità maggiori sono riconducibili alla scarsa trasparenza che l’Amministrazione comunale di Jesi ha tenuto finora nel corso del procedimento autorizzativo, iniziato oltre un anno fa con il deposito di un’istanza preliminare al P.A.U.R. (Provvedimento Autorizzativo Unico Regionale) da parte della società richiedente, proseguito con la Conferenza dei Servizi preliminare che si è conclusa in data 14 luglio 2023 a valle della quale è stata presentata un’ulteriore istanza per il P.A.U.R. di V.I.A. (Valutazione di Impatto Ambientale) nel mese di marzo 2024 senza che nulla venisse comunicato né alle associazioni di categoria né alla cittadinanza».

Ricorda il Comitato: «Nella zona industriale in questione, la più importante di Jesi ed una delle più importanti della Regione Marche, sono ad oggi insediate decine di imprese con migliaia di lavoratori che tutti i giorni frequentano gli uffici e gli stabilimenti produttivi. Non essere stati informati del procedimento amministrativo in corso e tantomeno al riguardo delle caratteristiche dell’impianto e dei materiali, “anche pericolosi” come si legge nella documentazione depositata, che verranno gestiti è un segnale di grave disattenzione nei confronti delle imprese e dei lavoratori che operano nell’area».

«Il Comitato ha pertanto deciso di affidare al prof. Francesco Fatone (Ordinario di Ingegneria Chimico-Ambientale e Coordinatore del Dottorato di Ricerca in Ingegneria Civile, Ambientale, Edile e Architettura presso l’Università Politecnica delle Marche) ed al suo team l’incarico di analizzare la documentazione depositata dalla società richiedente al fine di valutare la tipologia di rischi collegati ad un simile impianto ed eventuali anomalie presenti nella documentazione e nelle procedure seguite finora. Al tempo stesso, il Comitato farà formale richiesta all’Amministrazione comunale di Jesi per l’insediamento di un tavolo permanente di confronto sullo stato di avanzamento della procedura autorizzativa eventualmente anche alla presenza delle altre associazioni di categoria interessate ed alle parti sociali per poter monitorare l’iter amministrativo con costanza e trasparenza come fino ad oggi non è stato possibile fare. Un rappresentante di Confindustria Ancona sarà presente, insieme ad un membro del team del Prof. Fatone, già alla prossima riunione della III° Commissione consiliare convocata per martedì 18 giugno per ascoltare quanto verrà comunicato al riguardo del progetto in questione».

Ti potrebbero interessare