JESI – Tutelare i lavoratori e consentire la ripartenza delle attività commerciali. Una delle difficoltà maggiori per le aziende che riavviano le produzioni dopo l’emergenza sanitaria da Coronavirus è quella economica: il distanziamento, l’utilizzo dei necessari Dpi e alle molte altre norme di sicurezza spesso innalzano i prezzi di mantenimento e coordinamente delle imprese.
Value Farm, start-up di Jesi che si occupa di miglioramento dei protocolli aziendali e ottimizzazione dei processi, ha creato uno strumento apposito denominato “Protocollo Covid Free” che tutela dal contagio ma al contempo responsabilizza anche i dipendenti, ora soggetto attivo e non solo prevalentemente passivo dell’attività di prevenzione, consentendo alle aziende ed agli imprenditori di azzerare il rischio di incorrere in azioni di responsabilità nel rispetto del DPCM che riguarda la Fase2.
«All’azienda è richiesto il rispetto di molte norme, che riguardano la sanificazione degli ambienti, la fornitura dei giusti dispositivi, la vigilanza sull’attuazione delle prescrizioni, la creazione di un comitato tecnico di tutela, la misurazione della temperatura – spiega Rossano Mazzieri, ideatore di Value Farm – che significa costi fissi, perdite di tempo, diseconomie. Il “Protocollo Covid Free” consente di controllare gli accessi automaticamente e delegare ai dipendenti e collaboratori, tramite apposita app, a rilevare la propria temperatura e comunicarla prima di entrare in azienda evitando assembramenti all’ingresso e riducendo i tempi morti di attesa». L’idea è di non proporre nulla di standardizzato ma di adattare la tecnologia alle specifiche caratteristiche dell’azienda.
«Viviamo una situazione inedita che mette in crisi le nostre abitudini di vita e lavorative – conclude Mazzieri -. Dobbiamo essere veloci nella reazione o molte aziende già in difficoltà dalla crisi economica, rischiano davvero di non farcela».