JESI – Merito e omaggio uno degli artisti settecenteschi più importanti e prolifici del panorama marchigiano: Domenico Luigi Valeri (Jesi 1701 – Camerino 1770).
A Palazzo Bisaccioni, in Piazza Colocci, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, ieri 7 aprile, è stata inaugurata la mostra – alla presenza di un folto pubblico – dedicata a uno jesino protagonista indiscusso della scena artistica locale, cavaliere a Roma per meriti artistici, pittore e architetto.
Le opere, in esposizione permanente per 5 anni, sono state restaurate grazie alla Fondazione Carisj «al fine di restituire alla collettività un patrimonio artistico di grande valore», come ha rilevato il presidente stesso della Fondazione, Alfio Bassotti, prima del taglio del nastro.
Con lui la curatrice, Sara Tassi, conservatrice del Museo Diocesano cittadino, al quale le opere appartengono e al quale ritorneranno, Claudio Maggini, funzionario della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti, Paesaggio delle Marche, Mauro Tarantino, segretario della Fondazione. Presente anche il direttore del Museo Diocesano e dell’Ufficio Beni Culturali della diocesi, Randolfo Frattesi.
Non manca, nell’allestimento, anche una sezione dedicata al Valeri architetto – attività parallela a quella di pittore che fu determinante perché la sua fama travalicasse i confini regionali – con materiale fornito dal comune di Jesi.
Orari, tutti i giorni 9.30 – 12 e 15.30 – 19.30 (escluso 15 agosto, 25 dicembre e primo gennaio) con ingresso libero.