Jesi-Fabriano

Indennità ridotta, il sindaco di Maiolati Spontini, Domizioli: «Un piccolo gesto per dare il buon esempio»

Il Primo Cittadino del Comune della Vallesina ha deciso di decurtarsi lo stipendio: «Non ho fatto nulla di straordinario, non merita clamori questa scelta»

Il sindaco di Maiolati, Umberto Domizioli in occasione della Marcia della Pace assieme alla sindaca del consiglio comunale dei ragazzi, Letizia Troiano
Il sindaco di Maiolati, Umberto Domizioli in occasione della Marcia della Pace assieme alla sindaca del consiglio comunale dei ragazzi, Letizia Troiano

MAIOLATI SPONTINI – Una riduzione del 10% del proprio compenso, in aggiunta alla decurtazione già prevista dalla legge e applicata dall’amministrazione precedente. È quanto ha deciso la scorsa primavera Umberto Domizioli, sindaco di Maiolati Spontini (leggi l’articolo). Scelta da lui stesso confermata qualche giorno fa, senza alcuna “pubblicità” né comunicati stampa.

Anche gli assessori Silvia Badiali, Fabiana Piergigli, Irene Bini e Francesco Perticaroli rinunceranno a parte dell’indennità di carica indicata dalla normativa vigente, superiore a quanto sia il Primo Cittadino che gli esponenti dell’Esecutivo maiolatese stanno prendendo.

Domizioli, per esemplificare, percepisce un migliaio di euro in meno rispetto a quanto gli spetterebbe da sindaco di un Comune di 6 mila abitanti. Il suo stipendio è di poco superiore ai 1.800 euro lordi mensili, vale a dire circa 1.200 euro netti, mentre gli assessori della sua giunta percepiscono fra i 400 e i 500 euro lordi mensili: lavorano per la comunità, insomma, quasi a titolo gratuito, o poco più.

«La decisione è dell’anno scorso, mi sembra del mese di aprile, e l’ho confermata anche per il 2018 – è il commento del sindaco Domizioli, da noi interpellato -. Ho ritenuto opportuno fare così, lanciare questo segnale, in un momento in cui i bilanci degli enti locali soffrono e le famiglie faticano ad arrivare alla fine del mese. Noi che governiamo dobbiamo essere i primi a dare il buon esempio, a risparmiare dove si può. Non l’ho enfatizzata questa scelta perché davvero credo che non sia nulla di straordinario. È un piccolo gesto, tutto qua».