Jesi-Fabriano

Indennizzi Covid e tre anni in più di concessione: Jesi in Comune chiede chiarimenti sulla piscina

Riconosciuti dalla Giunta 118 mila euro una tantum e prolungamento della gestione a Team Marche. Samuele Animali: «Le altre attività danneggiate? I tre anni in più sproporzionati rispetto alla chiusura»

La nuova piscina comunale di Jesi

JESI – Chiarimenti sulle maggiori risorse destinate alla Team Marche, gestore della piscina comunale di via del Molino, alla luce dell’emergenza Covid. A chiederne è Jesi in Comune, con una interrogazione di Samuele Animali.
La Giunta ha approvato lo scorso settembre la proposta di riequilibrio del Piano Economico Finanziario relativa alla concessione della piscina. A Team Marche sono stati riconosciuti un indennizzo una tantum di poco più di 118 mila euro, la proroga della concessione dell’impianto per ulteriori tre anni oltre ai 15 già in programma e poi poco meno di 13 mila euro per i maggiori costi dell’investimento causati dal Covid.

La rinnovata piscina comunale di Jesi con il murales realizzato da Federico Zenobi

In ballo ci sono stati, secondo quanto riferito da Team Marche, 17 mila euro di maggiori costi per la gestione del cantiere della ristrutturazione della piscina, data l’applicazione della normativa di sicurezza anti-Covid, e la perdita di 240 mila euro fra 2020 e 2021 a causa della chiusura delle piscine. Team Marche ha avanzato la richiesta di proroga della concessione, motivata dalle conseguenze negative del contingentamento degli accessi in vasca disposto in base ai provvedimenti anti Covid, ricevendo risposta positiva.

Samuele Animali, Jesi in Comune

Interviene Animali: «I trasferimenti per assicurare ristori dovrebbero in teoria riguardare tutte le attività danneggiate e tutte le ASD in particolare, circostanza di cui non si ha contezza. E i trasferimenti comunali a titolo di canone per la piscina sono stati corrisposti anche durante la chiusura dell’impianto, che evidentemente comporta un risparmio sui costi sostenuti dal gestore, circostanza di cui apparentemente non si è tenuto conto. Inoltre il prolungamento della concessione per tre anni, al di là del fatto che appare non proporzionato rispetto alla chiusura che al momento si è rivelata più breve, sembra comportare anche l’ulteriore incremento (euro 240mila) della complessiva spesa che sostiene il Comune di Jesi, in quanto tenuto a versare un canone annuale. Circostanza di cui, salvo errori, non si fa menzione della delibera». Il consigliere di Jesi in Comune chiede dunque quali siano i provvedimenti che l’amministrazione intende adottare in merito.