Jesi-Fabriano

Individuato il responsabile del furto e degli atti vandalici nella Cattedrale di Fabriano

Carabinieri e agenti del Commissariato di Pubblica sicurezza sono arrivati a un 20enne disoccupato, riconosciuto anche grazie ai filmati della videosorveglianza. Dovrà rispondere di furto aggravato

Vandalo-ladro in azione in Cattedrale a Fabriano

FABRIANO – Individuato l’autore del furto e degli atti vandalici avvenuti lunedì scorso 25 settembre all’interno della Cattedrale di San Venanzio a Fabriano. I carabinieri della Compagnia cittadina e gli agenti del Commissariato di Pubblica sicurezza sono arrivati a un 20enne disoccupato, riconosciuto anche grazie ai filmati del sistema di videosorveglianza interno al Duomo. Ora dovrà rispondere del reato di furto aggravato.

I fatti

Il 25 settembre, poco prima di pranzo, all’interno della cattedrale di San Venanzio a Fabriano, un giovane ha danneggiato un candeliere, una porzione di pavimento e rubato i soldi delle offerte. A denunciare l’accaduto il parroco, don Antonio Ivan Esposito che ha contattato le forze dell’ordine e il vescovo, mons. Francesco Massara. Sono stati visionati i filmati del sistema di videosorveglianza interno al Duomo e messi a disposizione per le indagini. I carabinieri hanno effettuato, inoltre, gli accertamenti tecnici finalizzati all’acquisizione di impronte latenti. Anche il commissariato di Pubblica sicurezza di Fabriano si è attivato immediatamente nelle indagini. Verificate con precisione le caratteristiche fisiche e di abbigliamento dell’autore del fatto, ci si è concentrati su un giovane 20enne domiciliato da tempo a Fabriano, disoccupato, con alle spalle reati contro la persona ed il patrimonio.

Carabinieri e Polizia sono giunti dal giovane che, vistosi scoperto, ha dichiarato la paternità del fatto collaborando nella ricerca e nell’acquisizione degli indumenti utilizzati durante il reato e rilevabili con precisione dalle immagini acquisite dai militari. Per ciò che concerne il “bottino” (qualche decina di euro), i poliziotti hanno ricostruito come lo stesso fosse stato speso immediatamente dopo il furto. Alla luce delle evidenze, gli investigatori dei carabinieri e della polizia lo hanno denunciato all’Autorità giudiziaria per il reato di furto aggravato.

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