JESI – La raccolta porta a porta dei rifiuti approda anche in campagna. Addio ai cassonetti distribuiti in pochi punti, sostituiti dai più piccoli contenitori per i diversi materiali a servizio di tre, quattro abitazioni. Non potendo effettuare il ritiro casa per casa, a causa della difficoltà dei mezzi della Jesiservizi di transitare su alcuni sterrati, si è optato per le cosiddette isole di prossimità, che poi sono attive anche in qualche area più angusta del centro storico.
La popolazione della periferia extraurbana è spesso anziana e in questi giorni un po’ di confusione si scorge. C’è chi pensa che queste “isole” abbiano la stessa funzione dei vecchi cassonetti ed è bastato un po’ di vento per disperdere il materiale, carta e plastica in particolare, sui campi. La “rivoluzione” riguarda le aree di Tabano, Acquasanta, le zone vicino al cimitero e tutta la campagna a sud della città.
L’amministrazione comunale sta monitorando la situazione e non esclude assemblee pubbliche per spiegare le modalità di conferimento. I rifiuti, infatti, vanno portati nei contenitori la sera prima del ritiro, proprio per evitare che restino fermi per troppi giorni lì dentro. Capitolo a parte, ovviamente, meritano le persone incivili che continuano ad abbandonare spazzatura ovunque, senza nemmeno differenziarla. In questo caso, solo le fototrappole – che il Comune ha in dotazione – possono rivelarsi utili per arginare il fenomeno.
Dal Comune inoltre ricordano che al centro ambiente di viale Don Minzoni è possibile depositare qualsiasi materiale e in particolare: metalli, legno, oli motori, trasmissione e ingranaggi, oli vegetali, rifiuti misti da attività di costruzione e demolizione, imballaggi in materiale misto, rifiuti ingombranti, medicinali, batterie e accumulatori, batterie stilo, toner e cartucce, frigoriferi, tv e monitor, neon, piccoli e grandi elettrodomestici.