JESI – “Limature” da valutare e apportare, dopo le prime criticità emerse. Ma convinzione che la scelta fatta è, in ogni caso, quella giusta. È il punto di vista dell’assessora all’ambiente Cinzia Napolitano dopo le prime settimane di attività in centro storico delle nuove isole ecologiche automatizzate per la raccolta differenziata dei rifiuti “smart”.
Spiega Napolitano: «Molti stanno conferendo i loro rifiuti senza problemi. Ma ci sono anche giunte segnalazioni di utenti in difficoltà in alcuni casi per l’altezza delle isole. Stiamo pensando a come intervenire, confrontandoci coi tecnici. Potrebbero essere forse, su alcuni contenitori, riposizionati in verticale display o sportello d’apertura. Lo valuteremo e ne riparleremo con la ditta fra un paio di settimane».
Inoltre l’assessora dice: «Oltre alla tessera sanitaria, si pensa anche alla possibilità di fare ricorso ad altre tessere o strumenti per l’identificazione dell’utenza che conferisce e l’apertura automatica delle isole. E questo perché, come nei casi di chi fa assistenza o di ditte di pulizie, non sempre chi butta i rifiuti è l’intestatario dell’utenza e in possesso della tessera sanitaria».
Comunque, dice Napolitano: «Seppur alcune cose possano dover essere sistemate, come può capitare essendo all’inizio, la strada è quella giusta per un conferimento che consenta il riconoscimento dell’utente, una raccolta differenziata più ordinata e in futuro una possibile introduzione della tariffazione puntuale. Le isole scelte sono quelle che abbiamo ritenuto migliori anche per il decoro del centro. E consentono, componendosi di più moduli, una flessibilità che non aveva la prima soluzione sperimentata a Piazza Sansovino».
Altri rilievi critici da parte di alcuni residenti riguardano la resistenza dei sacchetti consegnati, specie quelli per il conferimento dell’organico e il posizionamento delle isole.