Jesi-Fabriano

Isole “smart” per la raccolta rifiuti a Jesi, qualcosa si cambia. «Ma la scelta è giusta»

Segnalazioni relative a difficoltà di conferimento per l'altezza dello sportello, all'impiego della tessera sanitaria per il riconoscimento, alla poca tenuta dei sacchetti . «Limature naturali, restiamo convinti della direzione presa»

Isole smart per la raccolta rifiuti in centro storico a Jesi (foto da pagina Fb Comune di Jesi)

JESI – “Limature” da valutare e apportare, dopo le prime criticità emerse. Ma convinzione che la scelta fatta è, in ogni caso, quella giusta. È il punto di vista dell’assessora all’ambiente Cinzia Napolitano dopo le prime settimane di attività in centro storico delle nuove isole ecologiche automatizzate per la raccolta differenziata dei rifiuti “smart”.

L’assessore Cinzia Napolitano

Spiega Napolitano: «Molti stanno conferendo i loro rifiuti senza problemi. Ma ci sono anche giunte segnalazioni di utenti in difficoltà in alcuni casi per l’altezza delle isole. Stiamo pensando a come intervenire, confrontandoci coi tecnici. Potrebbero essere forse, su alcuni contenitori, riposizionati in verticale display o sportello d’apertura. Lo valuteremo e ne riparleremo con la ditta fra un paio di settimane».

Inoltre l’assessora dice: «Oltre alla tessera sanitaria, si pensa anche alla possibilità di fare ricorso ad altre tessere o strumenti per l’identificazione dell’utenza che conferisce e l’apertura automatica delle isole. E questo perché, come nei casi di chi fa assistenza o di ditte di pulizie, non sempre chi butta i rifiuti è l’intestatario dell’utenza e in possesso della tessera sanitaria».

Comunque, dice Napolitano: «Seppur alcune cose possano dover essere sistemate, come può capitare essendo all’inizio, la strada è quella giusta per un conferimento che consenta il riconoscimento dell’utente, una raccolta differenziata più ordinata e in futuro una possibile introduzione della tariffazione puntuale. Le isole scelte sono quelle che abbiamo ritenuto migliori anche per il decoro del centro. E consentono, componendosi di più moduli, una flessibilità che non aveva la prima soluzione sperimentata a Piazza Sansovino».

Altri rilievi critici da parte di alcuni residenti riguardano la resistenza dei sacchetti consegnati, specie quelli per il conferimento dell’organico e il posizionamento delle isole.