JESI – Un ponte fra Italia e Corea, costruito da due scuole: l’IIS Galilei di Jesi e il liceo coreano “Jeohyeon High School” di Goyang. E che lunedì prossimo 25 ottobre riunirà a confronto docenti universitari dei due Paesi, istituti di cultura, rappresentanti del mondo dell’imprenditoria, giornalisti. L’appuntamento è con il convegno “Discover South Korea”, finalizzato a far conoscere più da vicino la realtà della nazione asiatica: per gli ospiti collegati dalla Corea sarà pomeriggio mentre la discussione si svolgerà dalle 9 alle 11,30 del mattino italiane.
L’evento potrà essere seguito in diretta sia su Facebook, sia su Youtube. L’incontro è parte integrante del progetto avviato lo scorso anno di partenariato triennale dal titolo KISS (Korean and Italian Schools and Students).
Italia e Corea, il legame fra il Galilei di Jesi e Goyang
Spiega la professoressa Alessia Colasanti che, insieme alla collega Monica Ferretti, è responsabile del progetto: «L’interesse per la Corea perché si tratta di un Paese che sta emergendo all’attenzione sia per la grande crescita economica sia anche dal punto di vista culturale, se pensiamo ad esempio ad un film come Parasite arrivato a vincere l’Oscar. Volevamo dare ai nostri ragazzi e ragazze un punto di vista sull’Oriente nuovo e differente rispetto ai consueti e stereotipati. Abbiamo così cominciato la collaborazione con il liceo di Goyang, con il quale abbiamo preso contatto grazie alla collaborazione dell’Ambasciata italiana a Seoul. Ne è nato uno scambio reciproco, bidirezionale, in cui studenti italiani e coreani hanno iniziato a curare insieme un blog, con articoli scritti in inglese. Un confronto di esperienze molto formativo e vissuto con grande entusiasmo sia dai nostri 22 ragazzi sia dai loro coetanei di Goyang, una trentina».
Si articolerà in tre momenti il dibattito di lunedì: prima i saluti istituzionali – per il Comune di Jesi quello del sindaco Massimo Bacci -, quindi una parte centrale che vedrà il coinvolgimento dell’istituto italiano di cultura di Seoul, di studiosi dell’Università di Siena, della giornalista Giulia Pompili che ha scritto un libro sul mondo asiatico ma anche di realtà aziendali del nostro territorio come Umani Ronchi e Loccioni.
Italia e Corea, mondi e studenti del Galilei e di Goyang che si guardano
«Nel mondo della scuola, siamo sicuramente pionieri in Italia nell’allacciare un rapporto di questo tipo con una realtà coreana. Per la Corea stessa, non è così consueto instaurare una collaborazione in genere col mondo europeo. Ma abbiamo avuto modo di scoprire che legami ce ne sono: Umani Ronchi ha avuto un boom di vendite in Corea, Loccioni ha nel Paese una sua filiale. Gli spunti di interesse fra Italia e Corea sono reciproci. E di come gli uni vedono gli altri parleranno i ragazzi nella terza fase dell’appuntamento di lunedì, che tornerà nell’ambito del progetto scolastico». Un Paese, quello asiatico, «affascinante sotto molteplici punti di vista. Per me, insegnante di economia, risaltano i contrati di un Paese che ha avuto negli ultimi 20 anni un incredibile sviluppo economico, pienamente inserito nel capitalismo eppure fortemente legato al passato e alle tradizioni. Per la collega Ferretti, insegnante di storia, il percorso di una realtà tutt’ora divisa in due fra Corea del Nord e del Sud non può che stimolare grande attenzione».
Gli sviluppi non si fanno attendere. «La sponda coreana del progetto, con l’apporto dell’istituto italiano di cultura di Seoul, è riuscita anche ad avviare un corso base di lingua italiana. Noi vorremmo provarci col coreano, è uno dei pensieri per il futuro. Ma prima l’obiettivo più immediato è portare, non appena le condizioni lo permetteranno, i ragazzi in Corea, con progetti simili alla nostra alternanza scuola-lavoro».