Jesi-Fabriano

Jesi, il 6 gennaio è la Giornata della Pace. L’ultima col volo dei palloncini

L'appuntamento dell'Epifania si rinnova «in forma ridotta, poi un'alternativa in adeguamento all'eliminazione della plastica». Dalle immagini riprese in Ucraina dall'assessore Tesei il legame con lo sport e le ginnaste nel corteo coi bimbi

Giornata della Pace 2023 a Jesi, la presentazione in Comune

JESI – Il lancio dei palloncini per la pace – 200 e non 2mila come in passatoprobabilmente alla loro ultima apparizione, dato che in futuro fra motivi economici e ambientali, si dovrà cambiare formula. E poi il legame fra sport e pace segnato dalla presenza, al corteo da piazza Pergolesi a piazza Federico II luogo del lancio, oltre che della Banda anche delle atlete della ginnastica ritmica e artistica delle associazioni e società Fantasy, Libertas e Uisp. Un connubio deciso dall’immagine simbolo della giornata, un graffito di Bansky, tratta da quelle di un recente reportage nell’Ucraina dilaniata dalla guerra realizzato, insieme a Pierpaolo Mittica, dallo jesino e assessore nella giunta Fiordelmondo, Alessandro Tesei. Infine il momento pomeridiano di confronto e riflessione a Palazzo dei Convegni con la storica e critica dell’arte Paola Ballesi, “Profezie di Pace”. È il programma 2023 della giornata dell’Epifania del 6 gennaio che, da decenni, a Jesi è dedicata al tema della Pace. Anche se il suo momento che ne è sin dagli inizi il più simbolico e colorato, il lancio in cielo dei palloncini da parte di bimbi e bimbe delle scuole primarie che vi allegano i loro disegni sul tema della Pace – e che in passato hanno contribuito a costruire amicizie e legami dalla Sicilia alla Croazia, dove i messaggi sono stati ritrovati – è ormai destinato, pare, a mutar pelle.

Il lancio dei palloncini della Pace da piazza Federico II nell’ultima edizione del 2020

A presentare in Comune l’appuntamento del 6 gennaio sono stati il coordinatore della Consulta per la Pace cittadina Mostafa Drissi, l’assessora alla partecipazione Loretta Fabrizi insieme ai colleghi di giunta Samuele Animali e Alessandro Tesei, Bruno Dottori per l’Avis che da sempre collabora all’iniziativa e per le società sportive Rosita Rossetti (Fantasy), Valentina Saturni e Marco Porcarelli (Libertas), Stefano Squadroni (Uisp).

Nel dettaglio, alle 11 del 6 gennaio il ritrovo in Piazza Pergolesi per la consegna dei messaggi dei bambini delle scuole, alle 11,30 il via al corteo lungo Corso Matteotti fino a piazza Federico II dove, alle 12, i palloncini saranno “liberati” in volo. Alle 17 a Palazzo dei Convegni l’intervento della professoressa Ballesi, già docente di Etica a Brera e all’Accademia di Belle Arti di Macerata, presidente di Macerata Cultura e dell’Associazione Amici di Palazzo Buonaccorsi. Ulteriore appendice fuori programma, alle 18,30, il concerto alla chiesa di San Pietro Apostolo della Corale “Brunella Maggiori” in favore della Croce Rossa di Jesi.

«Il lancio dei palloncini messi a disposizione dall’Avis – spiega l’assessora Fabrizi – avverrà quest’anno in forma ridotta per essere sostituiti, anche a Jesi, da altre modalità in adeguamento alla riduzione e eliminazione della plastica secondo le direttive Ue». Dice Mostafa Drissi: «Troveremo una alternativa per un appuntamento che, sia pur in altra forma a causa della pandemia, non si è fermato neppure lo scorso anno quando è stato dedicato alla vertenza Caterpillar». Per Animali: «Fra le tante vocazioni dello sport c’è quella al connubio con la pace, bello il coinvolgimento delle associazioni nel corteo». Spiega Tesei, fresco di ritorno dall’Ucraina dove è stato per il suo lavoro di documentarista: «L’immagine scelta a emblema, un graffito di Bansky, è quella di una ragazza che volteggia col nastro sopra la voragine di distruzione di un bombardamento. Una immagine di libertà e leggerezza in un contesto tragico, un dono di speranza alle popolazioni colpite dalla guerra». Saranno le giovani e giovanissime ginnaste a riportarne la presenza nel corteo di Jesi.