JESI – Costa caro ai cittadini l’abbandono di rifiuti. Il Comune ha impegnato circa 6 mila euro per smaltire materiale abbandonato in alcune zone della città. In particolare, via Coppetella e via dell’Esino (sotto Ponte San Carlo). Comune e Polizia locale hanno avviato immediatamente la ricerca dei trasgressori, ma non è andata a buon fine. Non resta pertanto che utilizzare soldi pubblici per riportare il decoro nelle aree prese di mira da persone incivili, senza poter chiedere loro di rimborsare le somme. Assegnato l’appalto a una ditta specializzata.
Si spera che un deterrente possa essere rappresentato dall’entrata in servizio, a breve, di nuovi ispettori ambientali. Il Consiglio comunale ha approvato di recente l’aggiornamento del regolamento finalizzato “alla prevenzione, vigilanza e controllo, nei soli confronti dell’utenza, del corretto conferimento, gestione, raccolta e smaltimento dei rifiuti, finalizzato all’attuazione del recupero, riciclo e riutilizzo degli stessi”. L’ispettore ambientale “espleta servizio di vigilanza e controllo delle modalità di conferimento dei rifiuti volto anche a constatare e riferire agli organi competenti le violazioni relative alle disposizioni delle norme richiamate”.
«Il regolamento in vigore – ha spiegato l’assessore all’ambiente Cinzia Napolitano – si riferiva a figure messe a disposizione dal consorzio Cir33 che adesso non esiste più. Anche l’Ata rifiuti ha eliminato questa figura dell’ispettore ambientale. Pertanto, abbiamo organizzato dei corsi in sinergia con la Jesiservizi per formare altre figure così da avere la possibilità di far lavorare più ispettori ambientali che affiancheranno la polizia locale per i controlli sui rifiuti».
Materiali da costruzione, amianto e imballaggi contenenti residui di sostanze pericolose, o dalle stesse contaminati. Sono le tipologie di rifiuti che vengono più spesso abbandonati nelle zone periferiche della città. «Sul territorio urbano ed extraurbano – ammettono i tecnici – è frequente il rinvenimento di rifiuti abbandonati. La normativa prevede che il comune di Jesi, qualora non venga individuato il responsabile dell’abbandono o non possa essere imputata tale violazione, a titolo di dolo o colpa, al proprietario o ai titolari di diritti reali o personali di godimento sull’area, deve procedere alla loro rimozione e al loro avvio a recupero o smaltimento, per il tramite di ditte specializzate, in possesso di iscrizione all’Albo dei gestori ambientali».
La spesa annuale per smaltire rifiuti abbandonati ammonta a circa 15 mila euro.