Jesi-Fabriano

Jesi, 70 giorni di lavori in più per il cavalcavia. «Ma Viale della Vittoria riapre comunque il 30 giugno»

L’intervento – 680mila euro per il risanamento – si concluderà non prima del 25 luglio, invece del termine originario dello scorso 16 maggio. La proroga è stata chiesta dalla ditta

La bretella al cavalcavia in direzione Ancona

JESI – Dureranno 70 giorni in più i lavori al cavalcavia di viale della Vittoria. «Fermo restando – dicono però dal Comune – che l’arcata centrale sarà riaperta al transito veicolare a partire dal 30 giugno, come risulta dal programma operativo consegnato dalla ditta e depositato agli atti d’ufficio».

L’intervento – 680mila euro per il risanamento – si concluderà non prima del 25 luglio, invece del termine originario dello scorso 16 maggio. La proroga è stata chiesta dalla ditta che ha in appalto i lavori. E gli uffici comunali hanno ritenuto «fondate» le motivazioni.

Fondate «in quanto durante i lavori si sono verificate interferenze che hanno rallentato l’ordinario svolgimento, per cause impreviste non imputabili all’Appaltatore».

Questa hanno riguardato: «l’ottenimento da parte della Soprintendenza del parere riguardo a specifiche lavorazioni di dettaglio; condizioni meteorologiche avverse; maggiore complessità delle lavorazioni a causa del grave stato di ammaloramento delle strutture rilevato a seguito della rimozione delle controsoffittature; interferenza con sottoservizi rilevati a seguito della rimozione del riempimento dell’estradosso del ponte; modifiche alla viabilità pedonale e veicolare chieste dell’Amministrazione per esigenze esterne all’appalto». Queste ultime riguardano le due “bretelle” che, col ripristino del passaggio sotto l’arcata centrale del cavalcavia, verranno disattivate, tornando alle condizioni di viabilità originarie.

L’intervento è finalizzato alla conservazione ed alla valorizzazione del cavalcavia attraverso il risanamento conservativo delle finiture e il consolidamento statico/sismico delle strutture portanti e il rinnovamento degli elementi architettonici (controsoffittature, parapetto, ecc.), nel massimo rispetto strutturale, funzionale e formale del manufatto. Nell’aprile del 2013 sulla struttura erano state rilevate «consistenti percolazioni di acqua lungo le spalle del ponte, nonché l’espulsione di alcuni fondelli dei travetti del solaio della campata centrale». Dopo l’installazione di reti di protezione, vi erano stati una prima campagna di indagine nel luglio 2014 e nuovi sondaggi nel marzo 2016, perforandone la parte superiore del ponte da via Gramsci. Lo stato di conservazione «è meno preoccupante del previsto», aveva riferito all’epoca delle prime verifiche il Comune. I tecnici avevano evidenziato la «necessità di interventi di manutenzione tesi ad allontanare le acque dalla struttura portante, nonché azioni di rinforzo della struttura orizzontale per l’adeguamento alle norme. Solo interventi manutentivi, invece, per i sostegni verticali».

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